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Recuperato un patrimonio di cultura e pratica sulla salute e sicurezza sul lavoro

fattori di rischio e soluzioni pexels-kaboompics-com-6335

Abbiamo più volte ricordato e indirizzato i nostri lettori alla consultazione dei testi archiviati nelle Banche dati Profili di rischio [1] e Soluzioni [2], descrivendone il contenuto e le modalità di consultazione. Le due Banche dati, che nascono nel quadro delle attività di ricerca e di trasferimento dei risultati dalla ricerca dell’Ispesl, sono  poi state acquisite dall’INAIL.

In seguito,  per un lungo periodo, i due archivi  non sono stati più accessibili e ripetutamente abbiamo sottolineato – parlando degli strumenti di supporto e informazione messi  a punto dall’Istituto – quale perdita questo oscuramento provocasse, considerando che per la maggior parte di coloro che si occupano di salute e sicurezza sul lavoro (Rls/Rlst, Rspp, Mc, datori di lavoro delle Pmi) il punto di partenza dovrebbe essere  proprio la conoscenza del comparto, e  dei rischi ad esso connessi, cui appartiene la propria azienda.

Anche solo scorrendo l’elenco dei 116 Comparti e delle 31 Soluzioni presenti nei due Archivi si intuisce la portata di questi  strumenti, nel loro genere  unici (che possono essere paragonati all’Archivio Oira dell’Agenzia europea), utili alla circolazione delle conoscenze in tema di rischi e misure di prevenzione contestualizzati.

Elenco dei 116 comparti
i cui profili di rischio sono disponibili nella Banca dati INAIL

Elenco dei comparti in ordine alfabetico

Il contenuto della banca dati Profili di rischio rappresenta una prima base informativa, sviluppata grazie alla collaborazione dei Servizi di prevenzione delle Asl, aperta a tutti i contributi finalizzati all’aggiornamento dei profili esistenti, all’integrazione di nuovi profili nella banca dati, al collegamento con altre sorgenti informative (Sistema nazionale di sorveglianza infortuni e malattie professionali, Banche dati su fattori di rischio, Buone pratiche, ecc.) che approfondiscono temi specifici trattati nel profilo.

Non va dimenticata inoltre la Banca dati Soluzioni.

Elenco dei 31 comparti
per cui sono disponibili nella Banca dati INAIL le soluzioni
    1. Abbigliamento
    2. Agricoltura
    3. Alimentare
    4. Calzaturiero
    5. Carta
    6. Ceramica
    7. Coloranti
    8. Concia
    9. Conserviera
    10. Costruzioni
    11. Edilizia
    12. Energia
    13. Fonderia
    14. Galvaniche
    15. Gioielleria, oreficeria
    16. Lapidei
    17. Legno
    18. Macellerie – cucine – luoghi umidi
    19. Metalmeccanica
    20. Metanodotti
    21. Mobilifici
    22. Movimentazione merci
    23. Movimentazione portuale merci
    24. Plastica
    25. Sanità
    26. Terrecotte
    27. Tintorie
    28. Trasporti
    29. Verniciatura
    30. Vetro
    31. Vetroresina

L’archivio delle soluzioni concerne impianti, macchine, metodi, organizzazione del lavoro, igiene ambientale e prodotti utilizzati. L’accoglimento della soluzione non è in alcun modo assimilabile ad una validazione di qualità. Le soluzioni contengono le informazioni necessarie e sufficienti per accrescere la cultura tecnica specifica su situazioni che presentano lo stesso tipo di rischio. Chi utilizza tali informazioni per riprodurre una soluzione pubblicata nell’archivio, lo fa sotto la propria completa responsabilità.

Recentemente l’INAIL  ha reso nuovamente accessibili le due Banche dati, abbiamo in merito posto alcune domande al Dottor Diego De Merich [3], ricercatore del Dimeila – Sezione “Sistemi di sorveglianza e gestione integrata del rischio” e responsabile della Banca dati “Profili di rischio di comparto”.

Domanda – Dopo alcuni anni in cui non è stato possibile consultare la Banca dati Profili di rischio, recentemente questo patrimonio della cultura e della pratica della salute e della sicurezza sul lavoro è di nuovo accessibile. Puoi spiegarci le ragioni di questa ottima decisione presa dall’Istituto?

Le ragioni riguardano due aspetti:

      • necessità di aggiornamento informatico della macchina ormai obsoleta sulla quale giravano i documenti contenuti nella banca dati, dettate dalle nuove norme di gestione informatica dei documenti
      • numerose richieste, pervenutemi sia da operatori dei servizi Asl che da Rspp aziendali, per poter consultare i profili di rischio come base metodologica per impostare la Valutazione dei rischi e come riferimento a dati infortunistici e di malattie professionali per confronti con gli andamenti attuali, considerando che la Banca copre il periodo temporale 1995-2012 .
Domanda – Puoi descrivere i cambiamenti / le integrazioni introdotte?

Sui documenti originali non abbiamo apportato integrazioni. Nell’area della nostra sezione Dimeila “Sistemi di sorveglianza e gestione integrata dei rischi” abbiamo sviluppato aree documentali aggiornate che riguardano:

      • l’analisi delle cause degli infortuni mortali e gravi per settore e fattore di rischio, con indicazioni sulle misure di miglioramento nella gestione dei fattori di rischio determinanti gli eventi (Schede e Fact sheet Informo).
      • un’area dedicata ai Piani Mirati, sviluppati mediante due progetti in periodo prepandemia, collaborando con 12 regioni ed altrettanti Servizi Asl e sviluppando uno studio dedicato alla portualità e alla Pesca con attivazioni di Piani Mirati in otto porti nazionali.

Tale documentazione può essere utilizzata sia come fonte di dati che come fonte di informazioni, per una lettura di evoluzione ed aggiornamento rispetto ai contenuti della Banca Profili di rischio, andando a confrontare su un periodo trentennale le statistiche e le attività di prevenzione messe in atto in contesti lavorativi omogenei.

Domanda – Come state operando per l’aggiornamento?

La metodologia si fonda sulla integrazione dei Sistemi Informo, Previs e Condivido (per i near miss) che consente di seguire gli andamenti e le relazioni tra le cause registrate degli infortuni mortali e gravi (Informo), le cause dei mancati infortuni (Condivido) e le non conformità rilevate nei sopralluoghi di vigilanza (Previs).

Un ulteriore linea di ricerca, che completa l’approfondimento  delle criticità organizzative (cause radice) spesso correlate ai determinanti dell’infortunio (cause prossime),  è stata avviata analizzando le sentenze di cassazione su Ssl grazie ad un software di analisi che utilizza le stesse variabili di Informo mettendo in correlazione i determinanti con i processi gestionali che sono risultati critici e che si correlano con gli elementi dell’Art 30 del Tu su Ssl.

Altro obiettivo che stiamo perseguendo nelle attuali attività di ricerca riguarda il rafforzamento ed il coordinamento delle reti territoriali nella attuazione dei Piani Mirati di Prevenzione (Pmp) promossi dai Servizi Asl nei Comitati ex art. 7 del D.Lgs. 81/2008, e lo sviluppo di uno “Strumentario” operativo – ad uso sia della rete (Istituzioni-Parti sociali ) che delle imprese coinvolte negli interventi mirati di assistenza – relativo al recupero di dati e informazioni sulle fasi di assistenza (formazione e buone pratiche), vigilanza (anche tramite audit) e verifica di efficacia (ricadute in azienda su soluzioni attuate).

La Piattaforma “Condivido” è lo strumento sviluppato specificamente per supportare la gestione dei near miss nelle imprese. Nell’attuale Progetto di ricerca BRIC PMP 5.0 stiamo avviando su numerosi territori italiani Piani Mirati di Prevenzione che operativamente interpretano le strategie suddette.

L’area web di sezione si arricchirà a breve di un Archivio nazionale sui Pmp all’interno del quale si potranno recuperare utilizzando filtri di ricerca, con accesso libero, dati, informazioni, documenti tecnici e soluzioni sviluppati negli specifici interventi. Inoltre si attiverà il prossimo mese una news letter di sezione dedicata al Sistema Informo con l’obiettivo di veicolare tempestivamente informazioni, dati e attività in corso che riguardano lo sviluppo del Sistema.


NOTE

[1] https://appricercascientifica.inailcloud.it/profili_di_rischio/

[2] https://appricercascientifica.inailcloud.it/soluzioni/

[3] d.demerich@inail.it

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