Il progetto del Museo virtuale [1] nasce dalla volontà di Aifos [2], Ciip [3] e Accademia di belle arti Santagiulia di Brescia [4] di offrire, a quanti operano nel campo della sicurezza e del benessere sul lavoro, degli strumenti di comunicazione che superino l’ambito tecnico-giuridico, puntando su una comunicazione efficace in grado di coinvolgere pienamente i soggetti cui è diretta.
I primi passi si hanno con la Campagna europea Ambienti di lavoro sani e sicuri del 2012-2013 e da allora le diverse tematiche indicate dalla Agenzia europea della salute e sicurezza sono divenute i temi proposti agli alunni dell’Accademia per la produzione di
messaggi di prevenzione tramite immagini e slogan che siano immediati e possano contribuire alla cultura della salute e sicurezza trai lavoratori.
Appena superata la Pagina introduttiva si può entrare nel Catalogo digitale e prendere visione di tutto il materiale che il catalogo offre: ogni stanza del museo propone manifesti legati alle specifiche tematiche lanciate dalle Campagne europee dell’Agenzia.
La Stanza introduttiva, oltre a presentare i promotori dell’iniziativa e il rapporto con le Campagne europee, ricorda come il Progetto manifesti per la sicurezza ha permesso di coinvolgere gli studenti dell’Accademia Santagiulia nella realizzazione di manifesti-grafici che sono disponibili per un ampio utilizzo da parte di tutti i soggetti impegnati nel campo della tutela della salute e sicurezza sul lavoro, quali i formatori, i consulenti, gli Rspp, gli operatori della prevenzione in generale e quelli impegnati nelle realtà aziendali, con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere i lavoratori sui temi della prevenzione.
Le sei stanze del Museo virtuale sono dedicate a:
- La prevenzione dei rischi
- Lo stress lavoro correlato
- Gli ambienti di lavoro sani e sicuri a ogni età
- La salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose
- La prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici. Alleggeriamo il carico!
- La salute e sicurezza nell’era digitale
Per ogni stanza è possibile scaricare i manifesti sia nel formato web che per la stampa. È possibile inoltre scaricare ciascun manifesto o tutta la collezione presentata nella stanza in cui ci si è introdotti.
Campagna europea 2023-2025: La salute e sicurezza nell’era digitale
Proviamo ora a entrare in una delle stanze: abbiamo scelto l’ultima in senso cronologico introdotta nel Museo, per la sua attualità e per la ricchezza e varietà del materiale proposto.
Il tema è introdotto da una breve riflessione che ricorda potenzialità e limiti della tecnologia digitale in quanto
offre maggiori opportunità ai lavoratori e ai datori di lavoro in molti luoghi di lavoro e in tutti i settori, ma presenta anche maggiori sfide e rischi in termini di sicurezza e salute. È importante andare oltre i bit e i byte e mettere le persone al centro della digitalizzazione dell’economia.
50 i manifesti che compongono questa specifica collezione: per tutti i manifesti gli autori descrivono le motivazioni, il significato, l’obiettivo che con quel disegno e con quello slogan si è voluto raggiungere.
In molti manifesti si punta a coniugare innovazione e attenzione alla persona e al suo benessere, con slogan come Il mondo digitale può essere maneggiato in modo corretto o come i cinque manifesti dai colori arancione e viola, che toccano argomenti diversi – Isolamento sociale: riconoscilo, Cavalca l’onda dell’IA, Automazione, la chiave per la scelta vincente, Orientati nel mondo digitale, Migliora le tue skills con i sistemi digitali – ma con un filo conduttore comune: in tutti interagiscono i due grandi protagonisti l’uomo e il mondo digitale.
In altri manifesti la denuncia del rischio che storicamente stiamo correndo, con la rapida diffusione della digitalizzazione, è più forte e particolarmente efficace è il messaggio, come in uno dei primi manifesti che vediamo all’inizio del percorso, dal titolo Macchine come uomini o uomini come macchine?: il manifesto rappresenta una persona che, dopo aver passato un lungo periodo davanti al computer, sta assumendo i tratti di un robot, pur mantenendo la sua componente emotiva che traspare dall’espressione infelice del volto.
Proseguendo nel nostro viaggio virtuale incontriamo Who is the machine?: tre bei manifesti in bianco e nero in cui il contrasto uomo macchina è particolarmente efficace dove è l’uomo, in alto, che compie azioni ripetitive e è quindi in una condizione di disumanizzazione.
Chiudiamo, invitandovi a visitare il Museo virtuale, con Macchine accese menti spente, un manifesto che evidenzia i rischi di un’eccessiva automazione e di una eccessiva fiducia dell’uomo nella macchina con rischio di perderne il controllo.
Un uomo è sul suo posto di lavoro, ma invece di compiere i suoi compiti quotidiani ha deciso di non occuparsene e lasciare tutto alle macchine, senza accorgersi che una di esse sta per prenderlo per impacchettarlo. Lo slogan ci fa riflettere sul fatto che le macchine possono lavorare in modo perfetto, ma andando a discapito del lavoratore; per questo bisognerebbe attuare delle soluzioni per far sì che l’uomo sia più consapevole sul posto di lavoro.
NOTE
[1] https://fondazioneaifos.org/news/museo-virtuale-per-la-sicurezza/
[2] La Fondazione Aifos nasce nel 2016 per sviluppare azioni filantropiche a sostegno della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro. Promuove l’arte come veicolo di prevenzione… un’immagine dice più di mille parole!
[3] La CIIP – Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione rappresenta associazioni professionali e scientifiche che operano nei settori della medicina del lavoro, dell’igiene industriale, della prevenzione ambientale, della sicurezza del prodotto e dell’ergonomia.
[4] L’Accademia SantaGiulia di Brescia è l’università dei talenti creativi interamente dedicata all’arte, alla ricerca e alla tecnologia. Collabora al progetto fin dal suo avvio, grazie al coinvolgimento degli studenti dei corsi di laurea di Grafica, che sono gli autori di tutti i manifesti raccolti in questo museo virtuale.

