La comunicazione su salute e sicurezza premiata in due iniziative

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Nel corso del mese di maggio si sono svolte due iniziative nel campo della comunicazione sui temi della tutela della salute e sicurezza del Lavoro. Di seguito i progetti premiati e le motivazioni delle giurie.

Salute e sicurezza… insieme

Il primo evento si è svolto il 5 maggio scorso, e ha visto premiate le scuole vincitrici della seconda edizione del concorso Salute e sicurezza… insieme, concorso organizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e in collaborazione con l’INAIL.

Il concorso si pone l’obiettivo di “rafforzare il legame tra il contesto scolastico  e quello lavorativo”. Al di la del valore artistico dei prodotti  e della loro efficacia comunicativa (la cui valutazione dipende molto dalla cultura e dal gusto di ciascuno), l’idea di impegnare i giovani nella ideazione e nella realizzazione di strumenti comunicativi di questo tipo è sicuramente una buona cosa per avvicinare gli studenti al tema della tutela delle condizioni di lavoro al di là dell’obbligo scolastico, in un’azione di carattere creativo, sicuramente più gratificante, i cui contenuti  probabilmente vengono per questo meglio assunti come propri.

I progetti vincitori e le motivazioni

1° classificato: Istituto d’Istruzione Superiore “Benedetto Radice” di Bronte (CT)

“La classe ha realizzato un video emozionale con voce e disegni pastello che trasmette l’emozione della relazione con un parente prossimo vittima di un incidente sul lavoro in campo edile, per enfatizzare l’importanza della cultura della sicurezza. Premiato dalla commissione per la forza della call to action: “Metti le ali alla cultura della sicurezza”.

2° classificato: Istituto d’Istruzione Superiore “Giovanni Ruffini” di Imperia

“Viene proposta una canzone rap che stimola il lavoratore a fare attenzione durante le attività lavorative. La canzone è accompagnata anche dal videoclip relativo. La commissione ha ritenuto particolarmente efficace il ritmo sincopato della canzone per ripetere il concetto cardine “Prenditi cura di te lavoratore, […] prenditi cura di te e di chi ti ama” e la scelta di rompere gli schemi attraverso il pattern del rap, una forma di poesia urbana che nella libertà espressiva ha una delle sue caratteristiche. Tra gli elementi di pregio la scelta di proporre il claim/ritornello anche in lingua inglese.”

3° classificato: Istituto d’Istruzione Superiore “Giovanni Falcone” di Asola (MN)

Proposta di manifesti che trasformano la comunicazione sull’uso dei DPI, lavorando sul legame tra arte e sicurezza. Premiata la creatività e la capacità realizzativa dei proponenti con cui si enfatizza il messaggio per cui l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza è “cool” e permette di “diventare un capolavoro”.

Così, la “ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer indossa gli occhiali di protezione; la “Banana” di Cattelan diventa un casco antinfortunistico; il “David” di Michelangelo svetta con giubbino catarifrangente e cuffie antirumore; le mani della “Creazione di Adamo” di Michelangelo indossano i guanti; il “Viandante sul mare di nebbia” di Friedrich diventa un moderno lavoratore nel campo dell’edilizia che osserva il cantiere indossando i DPI.

Altri due istituti hanno ricevuto dalla Commissione giudicatrice una menzione speciale l’Istituto Tecnico Tecnologico “Giovanni Battista Belzoni” di Padova e il CIOFS Formazione Professionale – Centro di Castellanza Lombardia (VA)

Il primo video evidenzia come una piccola azione (essere informato, partecipare alla  formazione,  usare i Dpi) può cambiare in maniera considerevole la situazione e le condizioni di vita, viene inoltre premiato anche per il titolo “Proteggi oggi vivi domani”. Per il secondo video ambientato in un contesto  di gioco (un campo di basket) viene premiato in particolare  “il linguaggio molto vicino a quello dei ragazzi anche attraverso l’utilizzo degli hashtag #sicurezzaèfuturo #sicurezzaèvita.”

A ciascun istituto è stato anche riconosciuto un contributo economico da investire in strumenti e progetti per la promozione della sicurezza, pari rispettivamente a tremila, duemila e mille euro. I video di sintesi degli elaborati premiati sono disponibili sul canale YouTube del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

XVIII edizione del Festival internazionale della cinematografia sociale “Tulipani di seta nera”

All’interno del festival, che ha l’obiettivo di promuovere le opere audiovisive che meglio rappresentano il racconto dei temi sociali e della sostenibilità, il 2 maggio scorso  ha ricevuto il premio Anmil-Menzione speciale sorriso per la cultura della salute – Tilt [1],  il corto dedicato alla prevenzione degli infortuni sul lavoro prodotto da INAIL Puglia e Seminal Film.

“Tulipani di seta nera”, il Festival internazionale della cinematografia sociale

La più importante manifestazione del cinema sociale in Italia, nato dalla volontà di valorizzare opere audiovisive selezionate per la qualità dei contenuti narrativi ed espressivi. La rassegna ha l’obiettivo di promuovere le opere audiovisive, che meglio rappresentano il racconto dei temi sociali e della sostenibilità: ogni opera viene scelta per rappresentare la diversità e la fragilità di persone e luoghi, per integrarne i bisogni e proteggerne lo sviluppo.

Il corto racconta la storia degli operatori di un call center, settore in crescita, che riguarda circa 200mila lavoratori in Italia, prevalentemente donne, e – più in generale – affronta i rischi psico-sociali nati a seguito delle trasformazioni e innovazioni tecnologiche che stanno profondamente modificando il mondo del lavoro.

La motivazione del premio

“Per aver restituito attraverso una narrazione, non scontata e non banale, un grave problema sociale che diventa allarmante se non correttamente rilevato: lo stress lavoro – correlato. Tra un costante equilibrio di fotogrammi e musiche, il regista ci catapulta nella situazione di tensione, disagio e affaticamento della giovane operatrice telefonica inbound, accostando la ricettività delle azioni al classico gioco del flipper. Un corto, che con grande sapienza, ci invita a riflettere su come il burn out gioca cattivi scherzi e influenza negativamente lo stato di salute e benessere del lavoratore, provocando nei casi più impensabili di alcune pratiche lavorative industriali, persino brutti infortuni”.

Il video, davvero efficace, descrive una condizione di lavoro in cui le pressioni e gli elementi di stress si toccano con mano, non solo in rapporto alle attività svolte ma soprattutto nelle relazioni aziendali sia con la direzione che con i colleghi. Indifferenza e isolamento governano i tempi di  esposizione a rischi che, se non avvelenano fisicamente, logorano ugualmente e in maniera irreparabile magari una personalità più sensibile o in sofferenza per altri aspetti personali e di vita, come nel caso di Samira, o rendono cinicamente lucidi come nel caso di Sabrina, perfettamente interna e adeguata alle logiche aziendali, inconsapevole rispetto a condizioni di disagio o sofferenza.

Il video della durata di undici minuti  dovrebbe poter essere utilizzato nell’ambito di percorsi formativi sul tema dello stress e del burnout, in quanto sicuramente molto più incisivo  di  qualsiasi freddo ragionamento.


NOTE

[1] Il cortometraggio è firmato da Antonio Palumbo: https://www.youtube.com/watch?v=hhWyNmW8NMI

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