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DPI e la protezione dai rischi meccanici

I dispositivi di protezione individuale delle mani e delle braccia: i guanti di protezione contro rischi meccanici, i guanti e proteggi-braccia contro i tagli e le ferite causate da coltelli e i guanti per l’utilizzo di seghe a catena.

Come indicato dal D.Lgs.81/08 (all. VIII) per la protezione delle mani e delle braccia dai rischi meccanici (con riferimento a impatti, tagli, graffi, abrasioni…) è possibile utilizzare specifici guanti di protezione.

Come fare?  È utile consultare i documenti del Progetto Impresa Sicura (dagli enti bilaterali EBER e EBAM e dalle regioni Marche ed Emilia Romagna) validati dalla Commissione Consultiva Permanente nella seduta del 27 Novembre 2013.

Il documento ricorda che i guanti di protezione contro rischi meccanici hanno la funzione di proteggere le mani da aggressioni fisiche e meccaniche, “per cui costruttivamente devono resistere all’abrasione, al taglio, allo strappo e alla foratura”. E deve essere riportata sui guanti una marcatura che evidenzia la loro capacità di proteggere dai rischi meccanici.

In particolare le caratteristiche tecniche che questo dispositivo di protezione deve avere sono riportate nella norma tecnica UNI EN 388.

Il documento si sofferma sui guanti e proteggi-braccia di maglia metallica o plastica contro i tagli e le ferite causate da coltelli a mano (norma di riferimento: UNI EN 1082-1).

Si segnala che tali dispositivi “forniscono una protezione solo ad una porzione limitata del corpo; la scelta quindi del grado di protezione necessaria per un particolare lavoro deve essere effettuata attentamente tenendo presenti i tipi di rischi e le probabilità che ciascuno di esso si verifichi”:

  • “nei casi in cui il rischio di taglio sia limitato alle mani dovrà essere usato un guanto di protezione che dovrebbe estendersi almeno fino al polso. Tuttavia se sussiste il rischio di tagli alla superficie palmare del polso, dovrebbe essere usato un guanto con polsino. Si tenga presente che i tagli nella zona del polso possono provocare ferite particolarmente invalidanti per il rischio di lesioni ai nervi. Nell’industria del taglio delle carni si consiglia pertanto almeno una protezione per la mano e per il polso che risale per 75 mm prossimale al polso”;
  • “la protezione per l’intero avambraccio è indicata nei casi in cui si possa prevedere il rischio di ferite in questa regione”;
  • “è importante che non vi siano punti deboli nella copertura di protezione. Essi possono presentarsi alla giunzione fra il guanto e il polsino, fra il guanto e il proteggi-braccio, e nelle zone in cui il materiale di protezione si sovrappone”.

Una scelta corretta e un’adeguata attenzione nell’adattare e indossare la copertura “può ridurre al minimo i problemi, infatti:

  • guanti piccoli possono causare danni alle mani;
  • proteggi braccia piccoli possono limitare i movimenti;
  • dispositivi troppo larghi costituiscono un rischio”.

Si ricorda che un guanto a maglia metallica non è elastico, “quindi solitamente gli utilizzatori scelgono guanti con misura sufficientemente grande da evitare che diventino troppo stretti durante l’uso”.

Un’altra protezione è data dai proteggi-braccia che “coprono l’avambraccio a partire dal polsino di un guanto compatibile e devono essere fissati al polsino stesso tramite cinghie o dispositivi di fissaggio oppure tenuti in posizione mediante questo”:

  • proteggi-braccia rigidi: “sono di plastica o di altro materiale rigido e generalmente sono disponibili in taglie fisse e forniti per potersi adattare solo a particolari taglie di guanti. Essi debbono essere marcati con l’indicazione della lunghezza e viene fissata una relazione tra questo parametro e la lunghezza dell’avambraccio per cui sono stati progettati” (per determinare la lunghezza idonea di tali DPI sul documento sono riportate ulteriori indicazioni, immagini e tabelle). I proteggi-braccia rigidi “presentano la parte terminale, prossimale alla parte superiore del braccio, di forma arcuata per fermare la lama del coltello”;
  • proteggi-braccia di maglia metallica e a polsino lungo: “questo dispositivo va scelto in modo che la lunghezza dello spazio tra la parte superiore del polsino lungo o del proteggi-braccio e la parte superiore del braccio, collocato lungo il torace con il gomito flesso a 90°, sia inferiore a 75 mm. Tale distanza può essere minore della lunghezza di 45 mm raccomandata per i proteggi-braccia rigidi su cui il bordo rivoltato tende a battere contro la parte superiore del braccio”.

> scarica il documento DPI e protezione dai rischi meccanici
(formato pdf, 5Mb)

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