Revisione delle tabelle delle malattie professionali nell’industria e nell’agricoltura
Circolare INAIL n. 7 del 15 febbraio 2024
Circolare INAIL n. 7 del 15 febbraio 2024
Il factsheet, di recente pubblicazione sul portale dell’INAIL, illustra l’importanza della rete nazionale degli ambulatori di medicina del lavoro nella raccolta di dati e informazioni sulle esposizioni a patologie di possibile origine lavorativa.
Questa volta si tratta dell’aggiornamento dell’Elenco delle malattie professionali per le quali ai sensi dell’art. 139 del DPR 1124/65 è obbligatoria la denuncia, dispositivo che fa seguito all’aggiornamento delle Tabelle delle malattie professionali emanate lo scorso ottobre.
Il DM 15 novembre 2023 riporta l’elenco delle malattie che devono essere denunciate dal medico competente all’Ispettorato territoriale del lavoro, ATS e INAIL (obbligo previsto dall’art. 139 del DPR n. 1124/1965).
Secondo le nuove stime dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), quasi tre milioni di lavoratori muoiono ogni anno a causa di infortuni sul lavoro e malattie professionali. Questa cifra sottolinea le sfide persistenti in materia di salvaguardia della salute e sicurezza dei lavoratori a livello mondiale.
Le caratteristiche della popolazione attiva, per quel che riguarda l’età, sono cambiate significativamente negli ultimi due decenni: cambiamenti altrettanto significativi si hanno rispetto alle condizioni di salute e al manifestarsi di malattie professionali per i lavoratori con oltre i 55 anni di età.
INAIL ha pubblicato una ricerca [1] in due volumi [2] che prende in considerazione i rischi propri delle attività lavorative degli operatori sanitari: il primo volume offre una sintesi statistica dei dati disponibili su infortuni e malattie professionali, mentre il secondo volume affronta un tema strategico, quello dei modelli organizzativi e dei sistemi di gestione nel …
Rischi e azioni preventive per gli operatori della sanità: il valore di una ricerca Leggi altro »
Saper individuare le tendenze di crescita di determinate patologie, contratte in ambito lavorativo o di cui quest’ultimo rappresenta una concausa, è il punto di partenza per poter operare in modo preventivo nei confronti delle tecnopatie. Se tale tendenza si declina poi territorialmente, per settori e professioni, informazioni ulteriori permettono una pianificazione mirata delle azioni previste nei Piani regionali e provinciali di prevenzione, e quindi degli interventi dei Servizi delle Asl per le azioni di vigilanza/supporto nei confronti delle imprese del proprio territorio.
Sono quasi 2,3 milioni, il 42% donne, svolgono impieghi poco qualificati e con salari medi più bassi rispetto ai colleghi, e spesso sono occupati in attività particolarmente pesanti, che li espongono a rischi maggiori per la salute e la sicurezza.
Nell’analisi della Consulenza statistico attuariale la radiografia di un settore che conta quasi un milione e mezzo di lavoratori impiegati nei servizi di alloggio e ristorazione, tra i più colpiti dalla pandemia. Dopo il crollo del 2020, i casi denunciati all’Istituto nel 2021 sono rimasti molto al di sotto di quelli registrati nel periodo pre-Covid.