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Relazione annuale INAIL 2021

fonte: INAIL


I dati sull’andamento infortunistico e tecnopatico, i risultati economici conseguiti e le attività realizzate sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti sono stati presentati a Palazzo Montecitorio dal presidente Franco Bettoni. Al netto dei contagi da Covid-19 di origine professionale, gli infortuni “tradizionali” denunciati sono aumentati del 20% e i casi mortali di quasi il 10%.

La ripresa delle attività produttive dopo la pandemia deve proseguire in accordo con l’esigenza primaria di garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lo ha detto questa mattina a Roma il presidente dell’INAIL, Franco Bettoni, in occasione della presentazione a Palazzo Montecitorio della Relazione annuale 2021, alla presenza del vicepresidente Paolo Lazzara, dei consiglieri di amministrazione Teresa ArmatoCesare Damiano e Francesca Maione, del presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza, Guglielmo Loy, del direttore generale Andrea Tardiola e della presidente del Collegio dei sindaci, Daniela Carlà.

Illustrando alla Presidenza della Camera dei deputati, al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, e alle altre autorità presenti l’andamento di infortuni e malattie professionali che emerge dai dati dell’Istituto, le attività realizzate, i risultati economici conseguiti e gli obiettivi strategici per il futuro, Bettoni ha citato il Capo dello Stato, che ha più volte richiamato la necessità di azzerare le morti sul lavoro, sottolineando che “l’INAIL è pronto a fare la sua parte, aumentando gli investimenti sulla sicurezza e avvalendosi dei progressi compiuti in questi anni dalla ricerca scientifica”.

“Per l’Italia – ha aggiunto – i fondi stanziati dall’Unione europea nell’ambito del programma Next Generation EU rappresentano un’occasione unica di sviluppo, investimenti e riforme”. Si tratta, infatti, di “un’opportunità imperdibile per rafforzare il processo di modernizzazione e semplificazione della pubblica amministrazione, per potenziare le infrastrutture e le filiere produttive, e per migliorare la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, puntando su formazione e cultura della sicurezza”.

“L’iniziativa più rilevante finalizzata all’obiettivo di garantire la centralità della sicurezza nella fase di ripresa indotta dal Pnrr – ha spiegato il presidente dell’Istituto – riguarda l’avvio di collaborazioni strutturate e permanenti con aziende o grandi gruppi industriali del Paese, impegnati nell’esecuzione dei singoli interventi previsti dal Piano. Le opere pubbliche che dovranno essere realizzate nel campo delle infrastrutture e dell’ammodernamento dei processi produttivi, verso le nuove frontiere energetiche, tecnologiche e di sostenibilità sociale, richiedono infatti di moltiplicare le azioni di prevenzione per un efficace contrasto del fenomeno infortunistico”.

L’accordo pilota siglato lo scorso aprile dall’INAIL con le Ferrovie dello Stato italiane, che avranno un ruolo centrale nella realizzazione delle opere previste dal Pnrr con investimenti complessivi pari a circa 15 miliardi di euro, è destinato a fare da apripista per ulteriori collaborazioni con altri grandi gruppi industriali, con l’obiettivo di “fare dei cantieri collegati al Recovery Plan il più grande laboratorio in Europa di innovazione e ricerca per la sicurezza”.

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI

Nel 2021 sono stati denunciati all’INAIL poco più di 564mila infortuni sul lavoro, in calo dell’1,4% rispetto all’anno precedente. Questa diminuzione, però, è dovuta esclusivamente alla contrazione dei contagi professionali da Covid-19, che sono passati dai quasi 150mila del 2020 ai circa 50mila del 2021. Nel 2020, in particolare, l’incidenza media delle denunce da nuovo Coronavirus sul totale degli infortuni denunciati è stata di una ogni quattro, mentre nel 2021 è scesa a una su 12. Le denunce di infortunio “tradizionale”, al netto dei casi da Covid-19, nel 2021 hanno invece registrato un aumento di circa il 20% rispetto al 2020.

Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 349.643, il 17,5% dei quali avvenuti “fuori dell’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Elevate le percentuali di riconoscimento della componente da Covid-19, pari a circa l’88% nel 2020 e al 70% nel 2021, ma è importante tenere presente che per la definizione finale delle conseguenze di un infortunio in termini di menomazione, e a maggior ragione per quelli da contagio professionale, occorre un adeguato periodo di tempo per la stabilizzazione dei postumi.

Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 1.361, con un decremento del 19,2% rispetto al 2020. Come per gli infortuni in complesso, anche in questo caso la contrazione è legata interamente ai decessi causati dal contagio da Covid-19, passati dai circa 600 del 2020 ai circa 200 del 2021. Nel 2020, in particolare, l’incidenza media dei decessi da Covid-19 sul totale di tutti i casi mortali denunciati è stata di una denuncia ogni tre, mentre nel 2021 è scesa a una su sei. Le denunce di infortuni mortali “tradizionali”, al contrario, sono aumentate di quasi il 10% rispetto al 2020, sia nella componente “in occasione di lavoro” che in quella “in itinere”. Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono 685, di cui 298, pari al 43,5% del totale, avvenuti “fuori dell’azienda” (57 casi sono ancora in istruttoria).

Dall’analisi dei dati del 2021 emerge anche un aumento notevole delle denunce di malattia professionale in confronto al 2020, anno in cui il fenomeno tecnopatico è stato fortemente condizionato dall’emergenza epidemiologica. Le patologie lavoro-correlate denunciate all’Istituto sono state poco più di 55mila, in crescita del 22,8% rispetto al 2020. Ne è stata riconosciuta la causa professionale al 37,2% (il 5,6% è ancora in istruttoria). Le denunce riguardano le malattie e non i lavoratori ammalati, che sono oltre 38mila, di cui il 40,3% per causa professionale riconosciuta (quelli con malattie causate dall’esposizione all’amianto sono 948). I lavoratori deceduti nel 2021 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 820, il 23,6% in meno rispetto al 2020, di cui 154 per silicosi/asbestosi.

INTERVENTI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI

Nel 2021 l’INAIL ha fornito circa sette milioni di prestazioni sanitarie per infortuni e malattie professionali, mentre le prestazioni per “prime cure” effettuate presso i 120 ambulatori dell’Istituto sono state oltre 523mila. Quelle riabilitative erogate dal Centro Protesi di Vigorso di Budrio, con le filiali di Roma e Lamezia Terme, dal Centro di riabilitazione motoria di Volterra e dagli 11 centri di fisiochinesiterapia attivi in cinque regioni ammontano a oltre 139mila.

Il Centro Protesi, struttura di riferimento per i trattamenti protesico-riabilitativi che nel 2021 ha compiuto 60 anni, insieme alle sue due filiali ha erogato complessivamente 6.352 prestazioni di assistenza protesica a favore di 4.390 persone: 2.826 infortunati sul lavoro e 1.564 tra assistiti del Servizio sanitario nazionale e privati. A queste si aggiungono 7.223 prestazioni per la fornitura di ausili per la cura e igiene personale, l’informatica, la mobilità e la domotica, che hanno interessato 4.682 assistiti. In settembre, con l’attivazione di 14 posti letto presso la filiale di Lamezia Terme e l’inaugurazione del nuovo punto di assistenza a Palermo, è proseguito il piano di decentramento voluto dall’INAIL per rispondere concretamente all’esigenza di prossimità territoriale del servizio ai propri assistiti.

In attuazione dell’accordo quadro del 2012, è continuata, inoltre, l’attività di coinvolgimento delle Regioni per l’erogazione di prestazioni riabilitative, integrative rispetto a quelle garantite dal Ssn, in favore dei disabili da lavoro. Grazie alle convenzioni attuative stipulate con tutte le Regioni e ai numerosi accordi contrattuali con strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, nel 2021 sono state erogate 496.433 prestazioni integrative riabilitative a favore di 15mila assistiti. La spesa sostenuta, pari a 7,9 milioni di euro, conferma il significativo incremento che nel 2021 ha caratterizzato la tutela sanitaria garantita dall’INAIL ai propri assicurati.

Tra le iniziative più rilevanti, in dicembre il Consiglio di amministrazione ha approvato il Regolamento per l’erogazione degli interventi per il recupero funzionale della persona, l’autonomia e il reinserimento nella vita di relazione, ulteriore passo avanti nel percorso intrapreso dall’Istituto per realizzare un modello sempre più evoluto ed efficace di presa in carico dei lavoratori infortunati con prestazioni qualitativamente elevate. Le importanti novità introdotte comprendono l’ampliamento della platea dei destinatari, che ora include anche gli infortunati nel periodo di inabilità temporanea assoluta e i familiari per gli interventi di sostegno alla consapevolezza, autostima e autonomia necessari a fronteggiare i problemi conseguenti all’infortunio, insieme a regole più favorevoli agli assistiti per il rinnovo dei dispositivi e per gli interventi di adeguamento e abbattimento delle barriere architettoniche.

Attraverso l’adozione, lo scorso dicembre, del nuovo Piano quadriennale di attività per la promozione e la diffusione della pratica sportiva delle persone con disabilità da lavoro 2022-2025, si è ulteriormente rafforzata la sinergia tra l’Istituto e il Comitato italiano paralimpico (Cip), che nel 2021 ha avvicinato gli assistiti alla pratica sportiva, con 196 infortunati avviati allo sport tramite gli sportelli INAIL/Cip e altri 456 coinvolti negli eventi organizzati dal Cip.

Il portafoglio rendite INAIL al 31 dicembre 2021 registra 651.799 rendite in gestione per inabilità permanente e ai superstiti, il 2,76% in meno rispetto al 2020. Le rendite di nuova costituzione sono circa 17mila. Per quanto riguarda le prestazioni economiche, dal primo luglio 2021, per effetto dei meccanismi fissati dalla legge n. 41 del 28 febbraio 1986, è stata applicata la rivalutazione del 4%, che è stata erogata agli assistiti nei primi mesi di quest’anno.

Per effetto del decreto legge n. 73 del 25 maggio 2021, dal primo gennaio 2022 è stata introdotta la tutela antinfortunistica per i lavoratori autonomi dello spettacolo, che estende tutte le prestazioni Inail a un’ampia platea di lavoratori, spesso con contratto a tempo determinato, che svolgono attività artistica o tecnica per la realizzazione o produzione di uno spettacolo, comprese le maestranze cinematografiche e teatrali. Tra i soggetti assicurati rientrano anche i lavoratori impegnati in attività retribuite di insegnamento o formazione svolte in enti accreditati e quelli che si occupano della promozione di spettacoli dal vivo, cinematografici o del settore audiovisivo. Analoga tutela è stata prevista per il personale orchestrale dipendente da enti lirici e fondazioni lirico-sinfoniche.

La legge di bilancio 2022, inoltre, ha disposto dal primo luglio il passaggio all’INAILdell’assicurazione infortuni di giornalisti e pubblicisti iscritti all’Inpgi con contratto di lavoro subordinato.

INTERVENTI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE

Attraverso gli incentivi Isi, dal 2010 a oggi sono stati stanziati circa 2,8 miliardi di euro a fondo perduto e sono stati ammessi al finanziamento oltre 36mila progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le principali novità del bando 2021, con cui l’INAIL ha stanziato circa 274 milioni di euro, riguardano l’introduzione di nuove tipologie di progetti, per valorizzare gli interventi che consentano alle aziende di ridurre i rischi, anche emergenti, e di incidere concretamente sul fenomeno infortunistico, e l’aumento dei fondi destinati alla bonifica dell’amianto, pari a 74 milioni di euro, ai quali per la prima volta possono accedere anche le micro e piccole imprese agricole.

Nel 2021 le aziende hanno presentato circa 26mila istanze di riduzione del tasso di tariffa per meriti di prevenzione, documentati con interventi effettuati nel 2020, con una diminuzione complessiva del premio per le imprese virtuose di circa 150 milioni di euro. Il modello di domanda di riduzione del tasso medio per prevenzione per il 2022 (OT23) è stato inoltre aggiornato per migliorare la descrizione degli interventi e della documentazione probante. In settembre è stata anche disposta la riduzione del 7,38% dell’importo del premio dovuto per il 2021 per le circa 328mila aziende artigiane che non hanno denunciato infortuni nel biennio 2019-2020, alle quali sono stati destinati 27 milioni di euro.

In attesa del completamento della revisione tariffaria, tuttora in corso per premi speciali e settore agricoltura, nel 2021 l’Istituto ha continuato ad applicare la riduzione lineare prevista dalla legge di stabilità 2014 alle gestioni non ancora interessate dall’aggiornamento, nella misura del 16,36% dei premi e contributi dovuti dalle imprese per l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali. Alle stesse condizioni sarà applicata la riduzione per il 2022, fissata nella misura del 15,27%.

ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEL RAPPORTO ASSICURATIVO

Nel 2021 sono state censite circa 3.740.000 posizioni assicurative territoriali (PAT), con una lieve diminuzione (-0,35%) rispetto all’anno precedente. L’INAIL ha continuato a svolgere un’azione di controllo amministrativo per la verifica di congruità nella corresponsione dei premi di assicurazione e per il contrasto all’evasione. I lavoratori regolarizzati a seguito dei controlli sono stati 104.869 (di cui 102.052 irregolari e 2.817 in nero), con un incremento del 152,84% rispetto al 2020, per effetto delle indagini ispettive su diverse società di food delivery. Sono state accertate retribuzioni imponibili evase per circa cinque miliardi di euro e richiesti premi per oltre 89 milioni di euro.

Gli ispettori hanno svolto anche un’intensa attività di supporto per l’area amministrativa, con oltre tremila indagini relative a infortuni mortali, gravi e in itinere e a malattie professionali, con particolare riferimento ai casi da Covid-19, allo scopo di agevolare la tempestiva erogazione delle prestazioni. Nonostante il progressivo assottigliarsi delle risorse ispettive, che nell’ultimo quinquennio si sono ridotte di circa un terzo (a dicembre 2021 erano pari a 239 unità, sette in meno rispetto al 2020), i risultati raggiunti confermano l’efficacia della procedura informatica di business intelligence.

RICERCA

La rete di eccellenza costituita da partner qualificati appartenenti alla comunità scientifica, al mondo accademico e al sistema produttivo costituisce ormai il tratto distintivo della ricerca INAIL. In attuazione del Piano delle attività di ricerca 2019-2021, l’Istituto ha pubblicato due bandi competitivi Bric (Bando ricerche in collaborazione) che hanno portato all’instaurazione di ben 236 collaborazioni e all’avvio di 67 progetti. Nell’ambito delle relazioni di rete, inoltre, l’INAIL ha aderito a Rome Technopole, l’ecosistema dell’innovazione promosso dai più prestigiosi atenei romani con la Regione Lazio e il sistema confindustriale, al fine di agevolare il trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca in materia di trasformazione digitale, transizione ecologica e sostenibilità, biofarma e salute.

Le azioni compiute per rendere fruibili al mondo produttivo i risultati della ricerca si sono concluse con interventi significativi come la concessione della licenza di uso del know how a una start-up per l’industrializzazione e la commercializzazione dell’esoscheletro collaborativo sviluppato insieme all’Istituto italiano di tecnologia (IIT) di Genova, che consente di ridurre gli effetti nocivi delle sollecitazioni muscolo-scheletriche da movimentazione manuale di carichi. La concessione della licenza esclusiva del brevetto relativo a una metodologia innovativa di veicolazione di trattamenti terapeutici e/o diagnostici per la cura delle patologie cardiache mediante l’utilizzo di nanoparticelle, di cui l’INAIL è contitolare con il Consiglio nazionale della ricerca (Cnr), consentirà invece di immettere sul mercato nuovi farmaci in grado di ottimizzare i risultati delle terapie e ridurre gli effetti collaterali sui pazienti.

Con riferimento alla cosiddetta “Terza Missione”, per il trasferimento scientifico e tecnologico delle conoscenze, nel 2021 l’Istituto ha valorizzato il proprio apporto alle attività dei quattro competence center di cui è partner (Made, Artes 4.0, Cyber 4.0 e Start 4.0), allo scopo di produrre ricadute positive per il sistema produttivo italiano in termini di tutela della salute e sicurezza sul lavoro. In questo contesto, i bandi per l’innovazione gestiti dai centri di competenza a cui aderisce anche l’INAIL hanno finanziato 90 progetti presentati da piccole e medie imprese, per un totale di 11,7 milioni di euro.

Nel frattempo è proseguito l’impegno per rafforzare le sinergie riguardanti attività didattico-scientifiche e iniziative di ricerca congiunte, con il rinnovo degli accordi pluriennali con Sapienza Università di Roma e IIT. Anche l’accordo quadro stipulato con l’Istituto superiore di sanità, nel dare continuità alla precedente intesa valorizzando il lavoro svolto durante la pandemia, si propone di condividere, attraverso la cooperazione scientifica, progetti, metodi e risultati di ricerca finalizzati al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro.

Per quanto riguarda il programma di ricerca scientifica e sperimentazione clinica in campo protesico-riabilitativo, nel 2021 il Centro Protesi di Vigorso di Budrio e il Centro di riabilitazione motoria di Volterra hanno consolidato la loro collaborazione con partner di eccellenza come l’IIT, la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, il Campus Bio-Medico di Roma, il Politecnico di Milano e l’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. I progetti in corso comprendono lo sviluppo di una piattaforma riabilitativa per il distretto della spalla, che consentirà la rieducazione al gesto lavorativo, e due studi finalizzati all’utilizzo di esoscheletri da parte degli assistiti e alla definizione dei criteri per la fornitura dei dispositivi, che renderanno possibile agli infortunati con paraplegia di stare in piedi e tornare a camminare.

In considerazione delle grandi prospettive offerte dalla ricerca per conciliare scienza, tecnologia, prevenzione e sicurezza sul lavoro, l’INAIL sta organizzando un evento che prevede giornate di confronto e discussione su questi argomenti e un’area dimostrativa per presentare dal vivo, insieme ai partner scientifici, i principali risultati delle proprie attività di ricerca.

INNOVAZIONE DIGITALE

In linea con gli obiettivi strategici delineati nel Piano triennale per l’organizzazione digitale 2020-2022, si è conclusa la fase di adeguamento per garantire l’accesso ai servizi online dell’INAIL con credenziali Spid, l’integrazione con la piattaforma AppIo per la notifica e il pagamento del premio per l’assicurazione contro gli infortuni domestici tramite il servizio pagoPA, e l’implementazione del sistema informatico Civa con il rilascio del servizio Marel per il caricamento dei dati su malattie e rischi emergenti sul lavoro, da rendere accessibile anche alle Asl. Il nuovo servizio “Autoliquidazione ditte cessate” permette ai soggetti assicuranti, titolari di polizze dipendenti e polizze artigiani, di effettuare l’autoliquidazione dei premi in caso di cessazione dell’attività, mentre grazie al rilascio dell’applicativo “contratti digitali”, le strutture dell’Istituto possono interagire con gli operatori economici per la sottoscrizione dei contratti con l’INAIL.

A conferma dei risultati ottenuti anche durante la pandemia grazie all’evoluzione del modello organizzativo verso il digitale, il Politecnico di Milano ha assegnato all’Istituto, nella categoria pubbliche amministrazioni, lo Smart Working Award 2021, riconoscimento destinato alle iniziative di eccellenza realizzate da aziende e istituzioni in tema di lavoro agile. L’INAIL è stato premiato per il processo di rinnovamento avviato negli ultimi anni mediante l’adeguamento delle proprie infrastrutture e l’introduzione del “digital workplace”, il luogo di lavoro digitale dotato di strumenti e software innovativi per la comunicazione e la collaborazione da remoto.

INVESTIMENTI

Nell’ambito del programma di iniziative immobiliari a elevata utilità sociale, avviato con la legge di stabilità 2015, l’Istituto ha autorizzato due interventi di edilizia scolastica per finanziare la costruzione di una scuola materna nel Comune di Carmagnola (Torino) e di una scuola secondaria di primo grado nel Comune di Romans d’Isonzo (Gorizia), per circa 14 milioni di euro. Un altro tassello nell’attuazione di queste iniziative si è aggiunto con la posa della prima pietra di una residenza per anziani a Parma, che prevede 75 posti letto, e con l’avvio dei lavori per la realizzazione di una nuova scuola media a Calci (Pisa).

Continua anche l’impegno a sostegno dei piani di edilizia scolastica e sanitaria. Per le scuole innovative, in particolare, sono stati pubblicati i bandi per l’avvio dei lavori relativi alla realizzazione delle nuove scuole nei Comuni di Bagnatica (Bergamo), Borgo Valbelluna (Belluno) e Cimadolmo (Treviso). Nel campo dell’edilizia sanitaria, invece, è proseguita l’istruttoria per l’ospedale Sant’Anna di Cona della Asl di Ferrara e per la struttura destinata ai servizi sanitari della città di Quartu Sant’Elena (Cagliari). Per gli investimenti immobiliari nel settore termale e alberghiero-termale si è conclusa la prima rilevante iniziativa con l’autorizzazione all’acquisto del complesso termale di Porretta Terme (Bologna), per un valore di 20 milioni di euro.

Sul versante degli investimenti istituzionali procede il piano di rilascio degli immobili ex Fip (Fondo immobili pubblici), per i quali l’INAIL sostiene i costi delle locazioni passive, con l’acquisto di porzioni di edifici a Palermo e Catanzaro attualmente occupati da strutture territoriali dell’Istituto. In maggio, inoltre, è stato autorizzato l’acquisto di un immobile da demolire e ricostruire per destinarlo alla Direzione regionale Marche e alla Direzione territoriale di Ancona.

Per quanto riguarda gli investimenti mobiliari, sono stati investiti circa 70 milioni di euro in titoli di Stato, che hanno portato il portafoglio detenuto dall’Istituto al 31 dicembre 2021 al valore nominale di circa 998 milioni di euro. Nel corso del 2021 sono proseguiti anche gli investimenti mobiliari nel fondo QuattroR con ulteriori 32 milioni di euro. L’importo complessivo investito finora nel fondo è pari a circa 115,5 milioni.

RISULTATI FINANZIARI ED ECONOMICI

I dati del preconsuntivo 2021 mostrano che si sono registrate entrate di competenza per nove miliardi e 78 milioni di euro, circa 986 milioni in meno rispetto al 2020, di cui sette miliardi e 78 milioni per entrate contributive (erano otto miliardi e 38 milioni nel 2020). Le uscite di competenza si sono attestate a otto miliardi e 258 milioni, con prestazioni istituzionali sostanzialmente stabili per cinque miliardi e 304 milioni.

Nel 2021 premi e contributi sono diminuiti di circa il 12% rispetto al dato di consuntivo del 2020. A causa delle modalità di pagamento del premio, infatti, gli effetti della pandemia sulle attività produttive sono stati registrati dall’Inail nell’anno successivo. Le riserve tecniche sono pari a circa 34 miliardi e 829 milioni di euro, coperte per il 99% da liquidità versata alla Tesoreria dello Stato, senza remunerazione.

SCENARI E PROGETTI FUTURI

Gli obiettivi strategici per il futuro indicati da Bettoni prevedono “il rafforzamento della funzione sociale dell’Istituto, nell’ottica di dare un sostegno efficace ai lavoratori infortunati e tecnopatici”. Tra le azioni prioritarie, in particolare, rientra “quella di proseguire il percorso già avviato per ampliare ulteriormente la platea destinataria della tutela assicurativa, attualmente composta da circa 21,2 milioni di lavoratori. Stiamo anche lavorando per razionalizzare la tutela degli insegnanti e degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Oggi, infatti, gli studenti hanno una tutela limitata solo a pochi e specifici rischi”.

Per il presidente dell’INAIL inoltre, “il notevole aumento delle denunce di malattia professionale impone un’azione proattiva, in linea con gli indirizzi formulati dal Consiglio di indirizzo e vigilanza con la Relazione programmatica 2022-2024, concentrando gli sforzi sul rafforzamento dei livelli di tutela delle patologie lavoro-correlate, sia promuovendo il miglioramento delle prestazioni sanitarie e di cura, sia apprestando gli strumenti necessari per sfruttare appieno, sotto il profilo epidemiologico e in chiave prevenzionale, l’enorme patrimonio di dati e conoscenze di cui dispone l’Istituto”.

“In una società in continua trasformazione – ha proseguito Bettoni – c’è bisogno di una formazione di qualità per tutti gli attori coinvolti, affinché il pilastro della sicurezza dei lavoratori rimanga sempre ben ancorato, pur adeguandosi ai cambiamenti del mondo del lavoro e tenendo in considerazione i diversi fattori che caratterizzano il nostro sistema economico e sociale, dalla molteplicità dei contratti all’utilizzo di nuove tecnologie, dai rischi psicosociali alla tutela dei lavoratori fragili. Occorre dunque il massimo sforzo per progettare nuove politiche di prevenzione, affinché si possano gestire i rischi, tradizionali ed emergenti, e contrastare con forza il fenomeno infortunistico, purtroppo ancora drammatico”.

“Sono certo che l’INAIL si confermerà un’istituzione al passo con i tempi – ha aggiunto – in grado di rinnovare e rinvigorire la propria missione, incentrata sulla presa in carico di chi per il lavoro subisce eventi dannosi o addirittura perde la vita, anche attraverso la capacità di saper affrontare e gestire al meglio i cambiamenti epocali che stiamo vivendo, per stare sempre a fianco di lavoratori, imprese e cittadini”.


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