Repertorio Salute

repertorio salute OPRAS organismo paritetico ambiente e sicurezza

Agenzie dell’UE: è necessario più lavoro per rendere le sostanze chimiche sicure e sostenibili

sostanze pericolose pexels-chokniti-khongchum-1197604-2280571

ECHA/NR/24/11

La transizione verso sostanze chimiche più sicure e sostenibili sta progredendo in alcune aree, mentre in altre è appena iniziata. Questo è il risultato di una prima valutazione congiunta a livello europeo delle cause e dell’impatto dell’inquinamento chimico da parte dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) e dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), pubblicata oggi. Dall’analisi comparativa è emerso che è ancora necessario lavorare ulteriormente per ridurre l’impatto delle sostanze nocive sulla salute umana e sull’ambiente.

Il numero di sostanze chimiche industriali esaminate ai sensi della legislazione UE sulle sostanze chimiche per determinarne la sicurezza è aumentato notevolmente. Le autorità ora hanno una conoscenza molto migliore delle proprietà pericolose delle sostanze chimiche utilizzate in tutta l’UE, il che ha portato a numerose azioni volte a ridurre al minimo e controllare i rischi di diversi gruppi di sostanze.

Secondo la relazione di sintesi congiunta EEA-ECHA sul quadro degli indicatori dell’UE per le sostanze chimiche, l’uso complessivo delle sostanze chimiche più dannose (in particolare quelle cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione) è ancora in crescita, ma più lentamente rispetto alla crescita complessiva del mercato delle sostanze chimiche. Cresce la pressione per evitare l’uso delle cosiddette sostanze problematiche e per attuare i principi del quadro sicuro e sostenibile fin dalla progettazione.

È necessario garantire in modo più efficace che i prodotti di consumo non contengano le sostanze più nocive, ad esempio sostanze chimiche che interferiscono con il sistema endocrino e che influiscono negativamente sul sistema ormonale, o sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche, che presentano un rischio per anni perdurare anche dopo la cessazione del loro utilizzo.

Sono necessari più dati e informazioni per comprendere meglio l’esposizione umana e ambientale alle sostanze chimiche più dannose e al loro impatto. Tuttavia, gli indicatori mostrano chiaramente che il passaggio a sostanze chimiche sicure e sostenibili deve continuare e addirittura essere accelerato.

La salute dei cittadini europei e del nostro ambiente dovrebbe essere una priorità e questo primo benchmark in assoluto dimostra che, sebbene le sostanze chimiche abbiano un ruolo positivo da svolgere nelle nostre vite, sono urgentemente necessarie ulteriori azioni per affrontare i rischi posti dall’uso di sostanze non sicure e non sostenibili sostanze. La conoscenza generata da questa valutazione ci aiuterà in futuro a passare a sostanze chimiche sicure e sostenibili

ha affermato Leena Ylä-Mononen, direttore esecutivo dell’AEA.

Dobbiamo accelerare la transizione verso prodotti chimici sicuri e sostenibili. L’azione delle autorità e dell’industria ha contribuito a ridurre al minimo e controllare i rischi derivanti dalle sostanze chimiche pericolose. Dobbiamo però aumentare ulteriormente la conoscenza sulle sostanze chimiche e sostenere la gestione del rischio di gruppi di sostanze chimiche per proteggere le persone e l’ambiente

ha affermato Sharon McGuinness, direttore esecutivo dell’ECHA.

Il rapporto si basa su una serie di 25 indicatori chiave, anch’essi pubblicati oggi, che monitorano le cause e gli impatti dell’inquinamento chimico in Europa.

Gli indicatori verranno aggiornati regolarmente per monitorare l’inquinamento chimico e misurare l’efficacia della legislazione europea sulle sostanze chimiche. Il rapporto fornisce una valutazione generale dei progressi compiuti nell’ambito della strategia chimica dell’UE per la sostenibilità verso un ambiente privo di sostanze tossiche (CSS).

Risultati chiave

La transizione verso sostanze chimiche più sicure e sostenibili sta progredendo in alcune aree mentre in altre è appena iniziata.
L’azione delle autorità e dell’industria ha contribuito a ridurre al minimo e controllare i rischi derivanti da diversi gruppi di sostanze chimiche pericolose. Sono in corso sforzi per aumentare le conoscenze sui pericoli chimici e sostenere le azioni di gestione del rischio ove necessario.
I dati disponibili suggeriscono che ci sono poche prove di progressi verso l’eliminazione delle sostanze preoccupanti dai rifiuti e dai materiali secondari. Ciò costituisce un ostacolo alla transizione verso un’economia più circolare.
Le emissioni di alcune sostanze chimiche nell’acqua e nell’aria sono diminuite a seguito di specifiche normative UE (ad esempio, sulle emissioni industriali) e di azioni internazionali, ma sono necessarie ulteriori misure per raggiungere livelli di concentrazione che non siano dannosi per la salute umana e l’ambiente. Le emissioni dell’industria comportano ancora costi elevati in termini di danni alla salute umana e all’ecosistema.
Il biomonitoraggio umano offre l’opportunità di comprendere l’esposizione umana alle sostanze chimiche provenienti da molteplici fonti e quindi i rischi per la salute associati all’inquinamento chimico. In quanto tale, il biomonitoraggio costituisce uno strumento chiave per misurare l’efficacia della legislazione sulle sostanze chimiche nella protezione della salute umana e dell’ambiente.

Il quadro degli indicatori dell’UE per le sostanze chimiche

Le politiche dell’UE in materia di sostanze chimiche mirano ad affrontare la sfida di produrre e utilizzare sostanze chimiche per soddisfare le esigenze della società, rispettando i confini del pianeta ed evitando danni agli esseri umani e all’ambiente. La strategia chimica per la sostenibilità (CSS) dell’UE mira a realizzare questa visione attraverso una serie di misure, tra cui azioni a sostegno dell’innovazione per sostanze chimiche sicure e sostenibili, rafforzando la protezione della salute umana e dell’ambiente, semplificando e rafforzando il quadro giuridico sulle sostanze chimiche e costruendo una base di conoscenze completa per sostenere l’elaborazione di politiche basate su dati concreti.

L’EEA, l’ECHA e la Commissione Europea hanno sviluppato una serie di indicatori chiave per sostenere gli obiettivi della strategia.

Il framework dispone di una dashboard online e gli indicatori sono accessibili anche tramite questa dashboard.

Lascia un commento