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Strumenti multimediali per la formazione dei lavoratori

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L’INAIL rende accessibile nel proprio sito, sotto la voce Comunicazione/Multimedia, un “video tutorial realizzato con animazione 3D” che “fornisce indicazioni utili per la prevenzione degli infortuni nei lavori in quota, attraverso la riproduzione di alcune situazioni elaborate sulla base di leggi, circolari, linee guida e norme tecniche specifiche”. Il video è stato realizzato dalla Direzione centrale pianificazione e comunicazione in collaborazione con il Dipartimento innovazione tecnologica per la sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici.

Lo strumento viene proposto per la formazione e l’informazione dei lavoratori e, considerando il livello e la frequenza dei rischi cui i lavoratori sono esposti nei lavori in quota (ricordiamo che le cadute dall’alto restano la prima causa di morte sul lavoro per infortunio), è sicuramente uno strumento utile.

Il video illustra con attenzione al dettaglio i principali elementi dei sistemi anti caduta, descrivendone le condizioni e le modalità d’uso, chiarendo come il loro utilizzo, da parte dei lavoratori e dei datori di lavoro (che in una piccola impresa spesso si trovano ad operare insieme ai propri dipendenti), non sia facoltativo ma sia un preciso obbligo di legge.

Gli scenari proposti dal video riguardano:

  • il sistema di trattenuta, gli elementi che lo compongono (tra cui il dispositivo anti caduta con linea di ancoraggio flessibile, il cordino che permette il collegamento dell’imbracatura con l’ancoraggio, i connettori, l’imbracatura) e le relative modalità di utilizzo.
  • il sistema di posizionamento sul lavoro, gli elementi che lo compongono (tra cui la fune di lavoro, la fune di sicurezza che impedisce e arresta la caduta libera, il cordino regolabile di posizionamento sul lavoro che permette il collegamento tra l’imbracatura e il traliccio, i connettori, il dispositivo anti caduta di tipo guidato “che accompagna il lavoratore nei movimenti verso l’alto e verso il basso e si blocca automaticamente in caso di caduta”, l’imbracatura) e le relative modalità di utilizzo.
  • il sistema di accesso su fune, gli elementi che lo compongono (tra cui l’imbracatura, la fune di lavoro, la fune di sicurezza “che impedisce o arresta la caduta libera del lavoratore”, i dispositivi di regolazione della fune) e le relative modalità di utilizzo.
  • il sistema di arresto caduta, gli elementi che lo compongono (tra cui il punto di ancoraggio mobile sulla linea di ancoraggio flessibile orizzontale, il cordino, l’assorbitore di energia che “disperde l’energia cinetica sviluppata durante la caduta e rallenta la velocità”, l’imbracatura) e le relative modalità di utilizzo.

Il video che abbiamo sommariamente descritto, alla cui visione rinviamo il lettore, è un prodotto realizzato recentemente con l’utilizzo dell’animazione in tre D, tra le più moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Ma per quanto riguarda gli strumenti di carattere multimediale di cui l’INAIL dispone (utilizzabili per la formazione), va ricordata, nell’ambito della Banca dati Informo, la pagina dedicata ai disegni e alle animazioni relativi agli infortuni gravi e mortali accaduti negli ultimi 20 anni. La Banca dati è tra i pochi strumenti di carattere informativo attualmente accessibile che non ricade sotto l’avviso agli utenti, che informa comeLe applicazioni web caratterizzate da indirizzi che iniziano per ‘https://appsricercascientifica.inail.it/’ sono temporaneamente non disponibili per attività di manutenzione programmata” (dizione che compare ormai da anni e con la quale mal si giustifica l’oscuramento dell’acceso alla Banca dati Profili di rischio, Safety checks, Soluzioni ecc.).

Illustrazione dei casi di infortunio
(https://www.inail.it/sol-informo/disegni.do?)

In questa sezione di INFORMO sono presenti i casi dell’archivio supportati da disegni e animazioni, relativi alle più frequenti tipologie di accadimento degli infortuni negli ambienti di lavoro. Per entrambe le modalità grafiche di visualizzazione, sono rappresentati gli eventi secondo tre passaggi: il racconto della dinamica infortunistica, la scena dell’infortunio, alcune delle possibili misure di prevenzione. È possibile effettuare una ricerca secondo i filtri “attività economica” o “modalità di incidente” oppure visualizzare l’elenco di tutti i casi che hanno rappresentazioni visive.

I disegni e le animazioni che illustrano l’evento, come si può vedere nelle immagini seguenti, sono molto semplici ma sicuramente efficaci da un punto di vista tecnico, senza trascurare un seppur lieve impatto emotivo (indotto dalla stessa descrizione dell’infortunio). Elemento questo che invece manca completamente nel video in 3D. L’apprendimento lo sappiamo è un processo complesso, in particolare quando deve agire sui comportamenti per modificarli o rafforzarli. Con riferimento alla formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro da tempo si discute di quanto sia importante partire dagli eventi reali, perché il lavoratore si riconosca in quel comportamento o in quella procedura che ha determinato, ad esempio, l’evento mortale descritto. Il riconoscersi implica un coinvolgimento emotivo che fa scattare la motivazione per una comprensione che non è solo di carattere intellettuale ma che può indurre cambiamenti nei comportamenti. Si può auspicare quindi che quantomeno vengano utilizzate entrambe le tipologie di strumenti rispondendo a diverse finalità didattiche che richiedono una necessaria integrazione dei supporti.

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