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Nel nuovo numero del periodico statistico Dati Inail l’analisi di 13 anni di bandi Isi

Dati Inail Bando ISI

fonte: INAIL


Il mensile curato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto dedica un approfondimento all’iniziativa che sostiene le aziende che investono in prevenzione. Dal 2010 sono stati messi a disposizione del sistema produttivo più di 2,7 miliardi di euro a fondo perduto per la realizzazione di interventi di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

In concomitanza con l’avvio della procedura per l’assegnazione dei fondi stanziati nel 2021, il nuovo numero del periodico statistico Dati Inail dedica un approfondimento ai 13 bandi Isi con cui l’Istituto a partire dal 2010 ha stanziato oltre 2,7 miliardi di euro, per incentivare con contributi a fondo perduto la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Alle prime 12 edizioni hanno partecipato quasi 190mila imprese e, su un totale di circa 37.800 domande ammesse, hanno superato l’iter della verifica tecnico-amministrativa e della rendicontazione più di 21mila progetti, pari a oltre il 61%, per un importo complessivo erogato superiore a 1,3 miliardi di euro, mentre quattromila progetti, compresi i 2.786 del bando 2020, sono ancora in istruttoria.

Favoriti i progetti legati a lavorazioni più rischiose. La struttura attuale del bando è frutto di continue modifiche apportate nel corso degli anni. In particolare, dal 2013 hanno riguardato l’aumento della percentuale di finanziamento (che è passata dal 50% al 65%), dell’importo massimo finanziabile (da 100mila a 130mila euro) e della soglia del punteggio di ammissione (da 100 a 120) e dal 2016 l’introduzione di assi dedicati, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti realizzati. Modifiche alla struttura del bando sono state apportate anche per favorire le aziende ad alto rischio, con l’obiettivo di incidere maggiormente sul miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori. Le quote dei progetti ammessi legati a lavorazioni più rischiose, infatti, tra il 2010 e il 2020 sono aumentate del 49,3%, mentre quelle relative ai progetti a medio e basso rischio sono diminuite, rispettivamente, del 18,1% e del 63,1%.

Introdotto un percorso informatico per assistere e guidare le aziende. Per rendere più agevole e univoco il collegamento tra i progetti e la riduzione dei rischi a essi collegata, a partire dal bando Isi del 2017 è stata data una nuova impostazione agli allegati tecnici. L’introduzione di un meccanismo di redistribuzione delle risorse economiche stanziate ma non assegnate, inoltre, ha consentito l’ampliamento del budget per le regioni che lo avevano esaurito. Parallelamente è stato avviato un processo di assistenza e guida alle imprese che, attraverso un percorso informatico guidato, le supportasse nella scelta e definizione del progetto. Il percorso parte dall’individuazione del pericolo, passando per la valutazione della riduzione del rischio e per la selezione della tipologia di intervento ammissibile a finanziamento, fino a giungere alla scelta dello specifico intervento (macchina, impianto, bonifica di materiali contenenti amianto, sistema di gestione, ecc.) funzionale per l’impresa e la sua attività prevenzionale. I benefici di queste modifiche sono evidenti anche per le aziende di piccole dimensioni, che negli anni hanno visto la loro quota aumentare dell’8% a discapito delle medie e grandi imprese, che invece sono diminuite rispettivamente del 54% e del 65%.

Dal 2016 un asse dedicato alle micro e piccole imprese. Il nuovo numero del mensile curato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Inail approfondisce anche l’analisi degli assi di finanziamento riservati alle micro e piccole imprese e al settore agricolo. Il primo, introdotto per la prima volta con l’edizione del 2016 del bando Isi, prevede un contributo pari al 65% dell’investimento, per un importo massimo erogabile di 50mila euro. Il budget stanziato fino ad oggi, pari a 50 milioni di euro (60 se si considera anche il bando 2021), ha finanziato progetti di micro e piccole imprese appartenenti a settori specifici, come la ristorazione, il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, la lavorazione del legno e della ceramica, la pesca e il tessile, selezionati tenendo conto dell’alta frequenza e/o alta gravità infortunistica, della propensione alla partecipazione ai precedenti bandi Isi, del numero delle aziende e, soprattutto, dell’uniforme distribuzione sul territorio nazionale. L’importo medio dei progetti ammessi, pari a poco più di 38mila euro, varia al variare del settore di attività coinvolto e del tipo di intervento individuato per l’asse dedicato. Gli importi medi maggiori, in particolare, si registrano nell’industria del mobile, del tessile e del legno (oltre 42mila euro), quelli minori nella pesca (23mila euro).

Più di 200 milioni per l’innovazione nel settore agricolo. Nel 2016 sono stati introdotti anche gli incentivi economici dedicati alle micro e piccole imprese operanti nella produzione primaria di prodotti agricoli, prima con un bando a parte e poi con un asse specifico di finanziamento all’interno dei bandi Isi articolato in due sub-assi riservati, rispettivamente, alla generalità delle imprese agricole e ai giovani agricoltori. L’obiettivo è quello di aiutare le aziende ad adottare soluzioni innovative, attraverso l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di mezzi agricoli o forestali moderni, più sicuri e meno inquinanti. A questo scopo, lo stanziamento complessivo fino a oggi è stato di 180 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno i 37,5 milioni dell’ultimo bando, suddivisi in 27,5 milioni per la generalità delle imprese e 10 milioni per i giovani agricoltori, che saranno assegnati nel corso di quest’anno. Nell’ultima edizione conclusa, quella del 2019-2020, sono state presentate quasi settemila domande. Di queste, sono state ammesse alla presentazione della documentazione oltre 1.500, 900 delle quali, al momento, hanno già ottenuto l’ammissione a finanziamento.

Entro il 16 giugno la presentazione delle domande per il bando 2021. I fondi stanziati dall’Inail con il bando Isi 2021 sono invece pari a quasi 274 milioni di euro. La prima fase della procedura di assegnazione ha preso il via il 2 maggio e proseguirà fino alle ore 18 del 16 giugno, termine ultimo per la compilazione online della domanda. Rispetto ai bandi Isi precedenti, una delle novità principali è rappresentata dall’introduzione di tre nuove tipologie di progetti di investimento finanziabili con il primo asse, che riguardano la riduzione del rischio incendio, mediante l’adozione di sistemi di prevenzione e/o protezione, del rischio infortunistico, attraverso l’installazione di dispositivi di protezione per il rilevamento automatico delle persone e di barriere per protezione da macchine fisse e semoventi, e del rischio radon, grazie alla realizzazione di opere edili e di sistemi di ventilazione. Altre novità riguardano il consistente incremento dei fondi destinati all’adozione dei modelli organizzativi e di responsabilità sociale, l’introduzione di due nuove tipologie di intervento per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi e l’aumento dei fondi destinati alla bonifica dell’amianto, ai quali possono accedere per la prima volta anche le micro e piccole imprese agricole.

  • Aprile 2022
    Argomenti
    13 anni di bandi Isi – Lo scorrimento della graduatoria dei bandi Isi – Micro e piccole imprese: i settori e gli interventi finanziati dal bando Isi – Isi agricoltura: gli incentivi alle imprese per la tutela dei lavoratori e dell’ambiente – Evoluzione tecnica degli avvisi pubblici per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori
    (.pdf – 1 mb)
  • Bando Isi 2021
    Modalità di partecipazione, avvisi pubblici ed elenchi relativi al finanziamento.

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