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Il rischio inquinamento nei ambienti indoor

Fonte: ISS


Nel nostro Paese non esiste una specifica regolamentazione legislativa per gli ambienti indoor (scuole, uffici, abitazioni, ospedali, banche, aeroporti, mezzi di trasporto, ecc.).

Per quanto riguarda gli aspetti dell’inquinamento dell’aria in particolare, non si hanno, per detti ambienti, indicazioni normative o linee guida che definiscano in maniera puntuale e omogenea procedure di rilevazione di inquinanti di natura chimica, fisica, biologica e relativi limiti o valori di riferimento.

Per ovviare a tale carenza, di fatto, per alcuni inquinanti si fa spesso riferimento a normative di altri Paesi europei, alla letteratura scientifica o ad altri standard quali, ad esempio, quelli relativi all’aria ambiente. Nel 2010 fu istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) il Gruppo di Studio (GdS) nazionale “Inquinamento Indoor” composto da esperti dello stesso ISS, del Ministero della Salute, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), delle Regioni, e di altri Enti e Istituti di Ricerca (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ISPRA e Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR).

Il gruppo di studio pubblica periodicamente dei Rapporti. Alleghiamo l’ultimo, dal titolo: Presenza di Co2 e H2s in ambienti indoor: attuali conoscenze e letteratura scientifica.

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