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La tutela dell’integrità fisica e della personalità morale nel lavoro che cambia.

Presentiamo un nuovo libro, a cura di Paolo Gentile, che raccoglie gli interventi al seminario sul tema dei rischi psico-sociali.

copertina-paolo-0018La tutela dell’integrità fisica e della personalità morale nel lavoro che cambia.
Con contributi di Fernando Cecchini, Vindice Deplano, Marco Immordino, Walter Lamanna, Roberto Panzarani.

Il motore della società industriale è stata la lunga marcia dei lavoratori verso l’emancipazione dai bisogni, conquista dopo conquista, una marcia passata attraverso errori e sconfitte. La conquista del diritto a soddisfare i bisogni di sopravvivenza e di sicurezza, il diritto ad una vita dignitosa per se e la propria famiglia, il diritto al riconoscimento del proprio ruolo nella costruzione del bene comune.
L’anelito alla libertà, coniugata attraverso la partecipazione alle scelte e alle decisioni che incidono sul proprio destino  ha avuto come motore il bisogno di emancipazione dei lavoratori, emancipazione dai bisogni.
Quando ho suggerito La tutela dell’integrità fisica e della personalità morale nel lavoro che cambia come titolo per un seminario ho pensato che occorresse sottolineare due elementi:

  • come tra i rischi che siamo chiamati a valutare, quando compiliamo i Documenti di Valutazione dei Rischi, c’è la tutela della personalità e della dignità del lavoratore, un rischio al pari degli altri, come l’esposizione ad agenti fisici, piuttosto che a sostanze chimiche nocive, od altri più facilmente percepibili;
  • questo rischio va considerato tenendo conto che le forme di lavoro che valutiamo sono molto diverse da quelle che siamo abituati ad immaginare, occorre valutarlo in funzione del lavoro che cambia, che è profondamente cambiato alla luce delle innovazioni tecnologiche (internet in mobilità, il web 2.0, i social media) e della globalizzazione.

Non a caso nelle forme di lavoro moderno tra i rischi emergenti appaiono assumere sempre più importantanza i rischi psico-sociali. Un titolo quindi modernissimo. Eppure altro non è che l’art. 2087 del nostro Codice Civile, approvato il 16 marzo 1942, in pieno conflitto mondiale, il quale afferma

l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica,  sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.

Iniziativa nell’ambito della campagna europea 2014-2015:  Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlato.

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