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I rischi ergonomici per i cassieri dei Supermercati

Un recente factsheet pubblicato dal Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’Inail che trovate in allegato, riflette sulla necessità di adottare misure di prevenzione ergonomica nei supermercati, in particolare per la figura del cassiere.

La pubblicazione ricorda come secondo l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA), i disturbi muscolo-scheletrici costituiscono una delle patologie lavorative più diffuse nei 27 Stati Membri dell’Unione Europea. I disturbi muscolo-scheletrici costituiscono un problema importante anche dal punto di vista economico a causa dei costi notevoli sia diretti (spese assicurative, mediche e amministrative) sia indiretti (dovuti ad una riduzione della produttività).

L’evoluzione normativa, intervenuta tra il 2008 e il 2009, ha determinato un incremento delle denunce effettuate all’INAIL, relativamente a tali patologie, come si evince dal rapporto INAIL. Nel periodo 2005-2009, i casi denunciati sono passati infatti dai 7.926 del 2005 ai 16.593 nel 2009 (+109%).

Nel settore della grande distribuzione, la mansione degli addetti alle casse, grazie al suo notevole incremento quantitativo, ha ottenuto, negli ultimi anni, un’attenzione crescente. E il settore del commercio, proprio per questo, è attualmente uno dei più colpiti da queste patologie:

  • movimenti ripetuti degli arti superiori;
  • posture incongrue;
  • microclima;
  • ritmi;
  • organizzazione del lavoro.

Va sottolineato che il D.Lgs. 81/08 all’art. 15 lettera d) impone:

il rispetto dei principi ergonomici, nell’organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro.

Quindi, le misure di prevenzione per il contenimento del rischio dovrebbero essere considerate già in una fase di progettazione della postazione di lavoro (Prevention Through Design – PTD).

Negli ultimi anni la diffusione dei locali dedicati ai piccoli supermarket fino ai grandi ipermercati, ha dedicato molta attenzione alla facilità del servizio alla clientela, ma molto poca ai parametri ergonomici che garantirebbero al lavoratore un minore sforzo a carico del sistema muscolo-scheletrico. Eppure non poche innovazioni sono venute avanti in questi ultimi anni. Come per esempio un nuovo prototipo di cassa (Avantgarde, Cefla Arredamenti Group, Imola), che, pur rispettando le indicazioni fornite dalla norma UNI EN ISO 14738:2009 facilita l’attività del cassiere il quale non necessariamente dovrà spingere manualmente i prodotti.

Tale studio ha dimostrato che l’uso della ruota comporta una riduzione del sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei cassieri e riduce i tempi di esecuzione delle attività di cassa.

Va infine ricordato che gli interventi migliorativi della condizione dei lavoratori, oltrechè rappresentare un obbligo e l’obbiettivo principale delle politiche di prevenzione aziendale registrano un beneficio anche del rendimento dell’azienda, questo perché:

  • lavoratori più sani producono di più;
  • meno malattie comportano meno assenze per malattia, costi inferiori e meno interruzioni del processo produttivo;
  • apparecchiature e ambienti di lavoro ottimali comportano maggiore produttività, una qualità migliore e meno rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori.

> scarica il documento:
Impatto economico della prevenzione ergonomica dei supermercati
a cura del Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’Inail
(file pdf, 868kb)

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