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Dispositivi medico-diagnostici in vitro, al via l’applicazione del Regolamento (UE) 2017/746

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fonte: Ministero della Salute


Dal 26 maggio 2022 è applicabile il Regolamento (UE) 2017/746 (IVDR).

Il Regolamento rappresenta un significativo sviluppo e un rafforzamento del sistema normativo esistente.
Significativo sarà l’impatto sulla gestione in materia di sicurezza e prestazioni degli IVD, grazie all’introduzione di alcuni requisiti nuovi per tutti gli operatori economici, laboratori, organismi notificati e autorità competenti.
Le principali novità introdotte dal Regolamento (UE) 2017/746 sono rappresentate, tra l’altro, da:

  • una nuova classificazione dei dispositivi, che vengono suddivisi nelle classi A, B, C e D, in funzione della destinazione d’uso prevista e dei rischi che comporta
  • nuove procedure di valutazione della conformità
  • nuovi requisiti per evidenze cliniche, valutazione delle prestazioni e studi delle prestazioni
  • nuovi obblighi per i fabbricanti, mandatari, importatori e distributori
  • la previsione del ruolo della Persona responsabile del rispetto della normativa, di cui i fabbricanti dovranno necessariamente avvalersi
  • il sistema UDI, identificativo di un dispositivo
  • il rafforzamento dell’attività di vigilanza e di sorveglianza post market
  • l’istituzione di Laboratori di riferimento
  • la banca dati europea Eudamed, sviluppata dalla Commissione europea per attuare il Regolamento (UE) 2017/745 sui dispositivi medici e il Regolamento (UE) 2017/746 sui dispositivi medico-diagnostici in vitro.

Nella banca dati europea dei dispositivi medici – Eudamed sono accessibili, al momento, i moduli:

  • registrazione degli attori
  • registrazione UDI e dispositivi
  • organismi notificati e certificati.

Al momento l’utilizzo di Eudamed è su base volontaria e quindi continuano ad applicarsi gli obblighi di registrazione nella banca dati nazionale dei dispositivi medici.

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