Una ricerca scientifica necessaria per proteggere la salute, l’ambiente e la competitività

sostanze pericolose pexels-ivan-samkov-9628801

fonte: ECHA


L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha aggiornato la sua relazione sui settori chiave di sfida normativa con nuovi argomenti in linea con la bussola della competitività dell’Unione europea e il Clean Industrial Deal. È necessaria una ricerca scientifica specifica per proteggere meglio le persone e l’ambiente dalle sostanze chimiche pericolose e per sviluppare misure normative equilibrate ed efficaci.

La relazione introduce nuovi argomenti che riflettono le crescenti responsabilità dell’ECHA. Copre anche temi emergenti in materia di rifiuti e riciclaggio che mirano a sostenere la circolarità e migliorare la competitività industriale dell’Europa.

Ad esempio, sono necessarie ricerche più specifiche su:

  • emissioni chimiche ed esposizione a partire dalla fase di rifiuto dei materiali per contribuire a creare stime delle emissioni più accurate ed evitare misure normative potenzialmente eccessivamente conservative;
  • risorse derivanti da combustibili non fossili riciclati, per migliorare la nostra comprensione dei loro pericoli e supportare le politiche dell’UE volte a ridurre l’inquinamento e promuovere una crescita sostenibile; e

la valutazione degli impatti ambientali per valutare l’efficacia e la proporzionalità della regolamentazione sulle sostanze chimiche e di specifiche azioni normative, ad esempio nell’ambito del REACH e del Regolamento sulle Batterie.
La Dott.ssa Sharon McGuinness, Direttore Esecutivo dell’ECHA, ha dichiarato:

Dalla prima relazione dell’ECHA del 2023, abbiamo assistito all’avvio di importanti ricerche scientifiche rilevanti dal punto di vista normativo. Ad esempio, sono state avviate nuove ricerche sullo sviluppo di metodi analitici per rilevare e misurare i PFAS, destinati alle autorità preposte all’applicazione della legge, e sulla generazione di dati di monitoraggio su uno specifico ftalato, sostanza chimica problematica.

La nostra relazione aggiornata riflette il Clean Industry Deal e il Competitiveness Compass della Commissione Europea, invitando a condurre ricerche più specifiche a sostegno dell’economia circolare e dell’innovazione in Europa.

Tra le altre esigenze di ricerca aggiunte al rapporto figurano lo sviluppo di metodi migliori per il monitoraggio delle sostanze chimiche negli ambienti acquatici, come fiumi, laghi e oceani, e il modo in cui le sostanze chimiche possono contaminare l’acqua potabile dai materiali che entrano in contatto con essa.

Contesto

Il rapporto sulle principali aree di sfida normativa fa parte di un programma di ricerca e sviluppo in continua evoluzione, volto a supportare e ispirare la comunità di ricerca. L’elenco delle esigenze di ricerca non è esaustivo. Il rapporto riflette le attuali priorità dell’ECHA, compresi i nuovi compiti dell’Agenzia. È stato originariamente sviluppato per supportare il lavoro svolto nell’ambito del Partenariato per la valutazione del rischio da sostanze chimiche (PARC).

PARC è un programma di ricerca e innovazione a livello UE della durata di sette anni, nell’ambito di Horizon Europe, che mira a promuovere la ricerca, condividere le conoscenze e migliorare le competenze nella valutazione del rischio normativo in ambito chimico.

Il ruolo dell’ECHA nel PARC è garantire che la ricerca scientifica finanziata affronti le attuali sfide normative relative alla valutazione del rischio chimico e aggiunga valore ai processi normativi dell’UE.

Lascia un commento