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La progettazione della misura ‘esodo’ nel Codice di prevenzione incendi

Codice Prevenzione Incendi

fonte: Inail


Nella quinta monografia di approfondimento sulle misure di riduzione del rischio, pubblicata nell’ambito dell’accordo tra Inail, Sapienza Università di Roma, Vigili del Fuoco e Consiglio nazionale degli ingegneri, si affronta il tema dell’esodo degli occupanti in caso di incendio.

Come garantire l’incolumità degli alunni e dei docenti di una scuola, del personale di un ospedale, degli occupanti di uffici, ospedali o autorimesse in caso di incendio? Come assicurare che possano mettersi in salvo, raggiungere un luogo sicuro e permanervi senza pericolo, in attesa di soccorso e anche prescindendone? A queste e ad altre domande risponde la pubblicazione dell’Inail dedicata alla misura ‘esodo”, all’interno della collana editoriale che, volta per volta, approfondisce singoli aspetti del Codice prevenzione incendi.

Proposte e contributi per tecnici e progettisti. Nel solco delle precedenti pubblicazioni, anche questa monografia fa parte della collaborazione scientifica ed editoriale in atto fra il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) dell’Istituto, la Facoltà di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Roma “Sapienza”, il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e il Consiglio nazionale degli ingegneri, con il contributo di alcuni liberi professionisti. La sinergia è nata per offrire a progettisti e tecnici della materia spunti, suggerimenti ed esempi pratici sulle nuove soluzioni progettuali antincendio previste dal Codice.

L’approccio “prestazionale” del Codice di prevenzione incendi. Pubblicato con il Decreto Ministeriale 3 agosto 2015 ed entrato in vigore il 18 novembre successivo, il Codice, senza effettuare rotture nette rispetto al passato, si presenta come un testo normativo organico, basato su un approccio metodologico di tipo “prestazionale”, in linea con il progresso tecnologico e in grado di garantire standard di sicurezza antincendio più elevati attraverso tecniche progettuali innovative e più in linea con la normativa europea.

L’analisi del sistema di sicurezza preventiva antincendio. Obiettivo del corposo volume sulla progettazione “esodo”, che il Codice indica come misura S.4, è quello di inquadrare analiticamente, avendo come finalità primaria la salvaguardia della vita umana, tutte le azioni di messa in sicurezza del sistema di fuga. Azioni da compiere facendo in modo che gli occupanti di un’attività possano raggiungere un luogo sicuro e permanervi, autonomamente o con assistenza, prima che l’incendio si propaghi ulteriormente determinando condizioni di incapacità operativa degli spazi. Il testo, che segue le indicazioni del Codice, tiene conto anche degli aggiornamenti intervenuti nel tempo, come il Decreto 18 ottobre 2019, che ha modificato l’allegato 1 del decreto del 2015 relativamente alle strategie antincendio e su talune aree a rischio.

Le varie modalità di “esodo”. Nella pubblicazione, che contiene un buon numero di esempi di selezione e progettazione di attività soggette al controllo di prevenzione incendi come ospedali, scuole e università, alberghi e autorimesse, sono evidenziate le modalità previste per l’esodo e il comportamento umano, riepilogate analiticamente. Ad esempio, si parla di “esodo simultaneo”, si distingue quello “per fasi”, che viene attuato in edifici molto alti o in multisale, si specifica quello “orizzontale progressivo”, tipico dei reparti di degenza negli ospedali, e si parla di “protezione sul posto”, che si può ipotizzare in alcune attività particolari.

La gestione del fattore umano. Riguardo al comportamento umano, cruciale in una trattazione in cui questa componente assume una sua centralità, gli autori sottolineano che su questo tema la disciplina antincendi deve confrontarsi, nell’ambito di un orientamento multidisciplinare, con gli studi di ricerca internazionale più avanzati e in corso. Rileva, quindi, ed è presente nella misura S.4, il tema della gestione della folla (crowd management). Vengono così fornite indicazioni basate su una visione generale, di tipo statistico, valutate su condizioni di minore complessità gestite con modalità standardizzate.

Dalla resistenza al fuoco alla gestione della sicurezza, l’analisi delle singole misure specifiche previste dal Codice. Con la pubblicazione del volume sulla misura “esodo”, la serie editoriale sugli approfondimenti del Codice prevenzione incendi si arricchisce di un ulteriore contributo. Dopo il primo testo dedicato ai fondamenti generali, sono stati finora pubblicati, tutti consultabili sul portale dell’Inail, quattro quaderni monografici che illustrano la resistenza al fuoco degli elementi strutturali, la protezione attiva, i metodi progettuali antincendio, la gestione della sicurezza.

Materiali

Progettazione della misura esodo
Il ‘Codice di prevenzione incendi’, nella sezione S ‘Strategia antincendio’, prevede dieci capitoli dedicati alle misure di riduzione del rischio di incendio.
Il codice di prevenzione incendi
Il Codice di prevenzione incendi, senza effettuare uno strappo rispetto al passato, si propone come promotore del cambiamento, privilegiando l’approccio prestazionale alla prevenzione incendi, in grado di garantire standard di sicurezza antincendio elevati mediante un insieme di soluzioni progettuali sia conformi che alternative.

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