Infortuni che coinvolgono i rider: dati INAIL

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I dati sugli infortuni dei rider, resi disponibili dall’INAIL mediante la pubblicazione Dati INAIL di maggio, sono oggi più vicini alla realtà, considerando che dal primo febbraio 2020 la tutela assicurativa INAIL è stata estesa anche ai

lavoratori autonomi che svolgono attività di consegna di beni per conto altrui in ambito urbano e con l’ausilio di velocipedi o veicoli a motore, attraverso piattaforme digitali.

Anche per questi lavoratori il riferimento al TU 1124 del 1965 [1] copre sia gli infortuni che le malattie professionali. I casi di infortunio denunciati all’INAIL nel triennio 2021-2023 sono stati complessivamente 1.364, di cui 7 mortali. Nel 2023 i casi sono stati 446, il 3% in più del 2022 e l’8% in meno rispetto al 2021.

Le caratteristiche degli infortuni
Modalità di accadimento

Gli eventi più frequenti sono accaduti in occasione di lavoro, 77%, e per il 23% in itinere. Ugualmente per i decessi 6 casi sui 7 si sono verificati in occasione di lavoro.

Genere

Gli infortunati sono per il 92% di sesso maschile, ugualmente tutti i deceduti sono di sesso maschile.

Età

I lavoratori coinvolti negli eventi nel triennio hanno per il 60% meno di 35 anni e il 30% ha tra i 35 e i 49 anni.

Provenienza

Il 51% degli infortunati è nato all’estero (696 nel triennio) e quasi tutti sono extraeuropei, il Paese di provenienza più coinvolto è il Pakistan con circa 4 infortuni ogni 10, seguito a notevole distanza dal Bangladesh e dall’India.

Classi professionali coinvolte

I lavoratori coinvolti negli infortuni appartengono per il 99% alla classe professionale del “personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci”: fattorini per il 66%, addetti alla consegna merci (pizze e cibi da asporto, 15%) corrieri (13%).

Diagnosi dell’infortunio

La maggior parte dei casi presenta una diagnosi di infortunio relativa per il 42 % ad una contusione, nel 37% a una frattura e nel 15% a una lussazione distorsione e in ultimo nel 6% dei casi a una ferita. La parte del corpo più frequentemente lesa sono gli arti inferiori (34, 9%) e superiori per il 23,9%, il torace e gli organi interni per il 15%, la testa per il 14,4% la colonna vertebrale per l’11,8%.

Territori

Il Lazio è particolarmente coinvolto in quanto un evento su quattro si è verificato in questa Regione, seguita da Lombardia Sicilia e Piemonte. Tutte e quattro queste Regioni coprono nel triennio il 61% dei casi. Le province con maggior numero di infortuni sono Roma (poco meno di una denuncia su 4) Milano (13%) e Torino (8%).

I dati INAIL sugli infortuni e sugli infortuni mortali nel triennio descrivono un quadro che sicuramente non risponde pienamente allo stato reale delle cose, il tipo di rapporti di lavoro e le condizioni stesse di lavoro favoriscono una perdita di dati relativamente agli eventi sicuramente di rilievo. Pur tuttavia i dati disponibili ci permettono di dare una dimensione al fenomeno e di poterne valutare alcune caratteristiche, mentre manca completamente un’analisi degli eventi di carattere qualitativo che è preliminare ad ogni iniziativa di prevenzione che si voglia mettere in campo. Sarebbe in sostanza necessario applicare il modello di Infor.Mo per analizzare determinanti e modulatori che hanno causato gli eventi (inclusi gli infortuni mancati) che hanno coinvolto questi lavoratori nello svolgimento delle loro mansioni.

Prendendo in considerazione il fenomeno infortunistico per i riders non possiamo prescindere dal ricordare che non sono ancora risolte le contraddizioni tra gli obblighi di tutela e le specificità dei rapporti di lavoro che caratterizzano il settore, in quanto questi lavoratori

… non sono sempre ingaggiati con contratti di lavoro subordinato, ma soprattutto con contratti di collaborazione, di lavoro autonomo occasionale o a partita iva, e svolgono la propria prestazione lavorativa al di fuori dei locali del committente (che molto spesso prende le vesti di un applicativo digitale).

I lavoratori subordinati saranno senza ombra di dubbio coperti dalle tutele insite nelle disposizioni del Testo Unico summenzionato (D.Lgs.81/2008), ma per quanto concerne i collaboratori etero-organizzati e autonomi, tale tutela non è affatto scontata. [2]

Evoluzione del quadro legislativo

Prossimo recepimento della direttiva Ue 2024/2831 sul lavoro mediante piattaforme digitali.

Approvata la legge delega si attende l’emanazione del Decreto legislativo con cui la Direttiva verrà introdotta nel quadro legislativo nazionale.

La Direttiva prevedere tutele minime per i lavoratori a prescindere dalla distinzione tra autonomia e subordinazione.

Evoluzione nelle relazioni sindacali (un esempio)

L’associazione datoriale AssoGrocery e le organizzazioni sindacali NIDIL-CGIL, FELSA-CISL e UILTEMP-UIL hanno sottoscritto un accordo collettivo che, fra i vari provvedimenti, istituisce i RLS, rende pubblici i dati relativi agli infortuni e, con riguardo agli infortuni stessi, impedisce che la temporanea sospensione dell’account del lavoratore incida sul ranking reputazionale[3].


NOTE

[1] Testo Unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

[2] Quali misure di prevenzione per i rider? Rischi, tutele e opportunità per un lavoro più sicuro, Interventi ADAPTSalute e sicurezza, 16 Dicembre 2024 | di Chiara Carloni. Bollettino ADAPT 16 dicembre 2024, n. 45.

[3] L’algoritmo di Deliveroo per valutare i “riders” addetti alle consegne.

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