Nella sezione Pubblicità legale del sito istituzionale del Ministero del lavoro è stata pubblicata la Nota ministeriale del 18 aprile 2025 n. 9 in materia di classificazione e tutele del lavoro dei ciclo-fattorini delle piattaforme digitali.
Con la nota n. 9 del 18 aprile 2025, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali interviene nuovamente sul delicato tema della tutela dei ciclo-fattorini impiegati dalle piattaforme digitali, una categoria di lavoratori cresciuta rapidamente negli ultimi anni e al centro di un intenso dibattito giuridico e sociale. Il documento ministeriale, che si inserisce nel solco delle recenti pronunce giurisprudenziali e dell’evoluzione normativa a livello europeo, fornisce indicazioni operative agli organi di vigilanza in merito alla corretta qualificazione del rapporto di lavoro dei rider, ribadendo l’importanza di una valutazione sostanziale delle condizioni lavorative piuttosto che formale delle qualificazioni contrattuali adottate dalle piattaforme.
La Nota richiama l’attenzione sulla necessità di garantire a questi lavoratori livelli adeguati di protezione, anche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, riconoscendo la natura spesso subordinata delle prestazioni rese e l’obbligo delle imprese digitali di applicare la relativa normativa prevenzionistica. In un contesto caratterizzato da forti trasformazioni del mondo del lavoro, la Nota si propone come uno strumento interpretativo e operativo per rafforzare l’azione ispettiva e contrastare fenomeni di dumping contrattuale e sfruttamento.
Dal punto di vista tecnico, la Nota ministeriale n. 9/2025 chiarisce che la qualificazione del rapporto di lavoro dei ciclo-fattorini deve basarsi su una verifica concreta degli elementi di etero-direzione, continuità e inserimento del lavoratore nell’organizzazione aziendale della piattaforma. In presenza di tali elementi, il rapporto deve essere considerato di natura subordinata, con conseguente applicazione integrale delle tutele previste dal D.Lgs. 81/2008 in materia di salute e sicurezza sul lavoro, inclusa la valutazione dei rischi, la sorveglianza sanitaria e la formazione obbligatoria.
La Nota ribadisce inoltre che non è sufficiente il ricorso a forme contrattuali autonome o a compensi “a cottimo” per escludere la subordinazione, specialmente quando la prestazione lavorativa è rigidamente organizzata attraverso l’app della piattaforma, con orari, turni e modalità operative predeterminate. In tal senso, il documento invita gli Ispettorati del lavoro a svolgere accertamenti approfonditi e a promuovere, ove ne ricorrano i presupposti, la regolarizzazione delle posizioni lavorative in coerenza con la disciplina vigente.