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Assolombarda e le misure di prevenzione e protezione dello smart work (lavoro agile)

Fonte: Assolombarda


smart-workL’Assolombarda, nella sua Collana Dispense pubblica un interessante lavoro sul cosiddetto lavoro agile. Il Documento che riportiamo in allegato è centrato proprio sulla gestione degli aspetti di salute e sicurezza.

Cos’è il lavoro agile, o smart work?

è una modalità di svolgimento dell’attività lavorativa saltuariamente effettuata al di fuori dei locali dell’impresa e con l’uso di tecnologie informatiche in remoto.
Un’attività che si differenzia dal cosiddetto “telelavoro”, infatti nelle fattispecie flessibili di lavoro agile non vi è infatti una “continuativa prestazione lavorativa sempre nello stesso luogo.

La dispensa riporta alcuni suggerimenti per la gestione della salute e sicurezza rivolti ai lavoratori che fruiscono di modalità di lavoro definite, a seconda dei casi, come “lavoro agile” o “smartworking”. E indica che il punto di partenza per la corretta gestione della tematica è la

predisposizione di una ‘policy aziendale/procedura interna che definisca l’insieme delle regole che l’azienda si dà e che il lavoratore condivide e nella quale vengano ben esplicitati gli aspetti fondamentali legati alla formazione sula salute e sicurezza e alla valutazione dei rischi.

Va rammentato che il ricorso al “lavoro agile” non dovrebbe essere imposto ma concordato con il soggetto interessato (in ogni caso, non dovrebbero essere scelte irreversibili).

Lo smartwork non ha ancora una disciplina codificata relativa nel Testo Unico, in cui comunque trova una applicazione sulla base della definizione di “lavoratore” inserita nell’art. 2.

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