Repertorio Salute

repertorio salute OPRAS organismo paritetico ambiente e sicurezza

8 Marzo: facciamo il punto

speciale-res-genere


Il Testo unico (D.Lgs. 81/2008), all’art. 28, prevede che la valutazione dei rischi sia fatta tenendo presente le particolarità che hanno i lavoratori e le lavoratrici. Il testo parla di “differenze”. Quella delle differenze non è una realtà molto presente nelle valutazione dei rischi e persino poco presente in generale. Da poco si trovano DPI (dispositivi di protezione individuale) conformi alla fisiologia femminile. Così come gli studi, compresi quelli medici e farmacologici, sono ancora largamente strutturati sul fenotipo maschile.

La documentazione che pubblichiamo questa settimana, compreso il prezioso Vademecum per Rls (ma valido anche per gli RSPP), frutto di una ricerca svolta insieme dalle Organizzazioni sindacali e l’Inail del Lazio, non va intesa come un rituale omaggio alla “festa della donna”, quanto un cogliere l’occasione della Giornata Internazionale della Donna per riprendere e fare il punto di quanto si fa per riconoscere che una lavoratrice non è e non può essere considerata indifferentemente come un lavoratore.

La rottura di una presunta neutralità dei generi rispetto ai rischi lavorativi implica inevitabilmente una riconsiderazione del lavoratore. Insomma, è ormai indilazionabile procedere a  un cambio di ottica nelle politiche di prevenzione.

Contenuti correlati:

genere e valutazione dei rischiDifferenze di genere e rischi lavorativi

L’uomo e la donna hanno peculiari caratteristiche che possono determinare effetti biologicamente diversi anche a parità di esposizione, di queste differenze – a partire dalla valutazione dei rischi – non si può non tener conto nelle strategie e nelle misure di prevenzione aziendali. leggi tutto


sicurezza-ambienti-lavoro-genereDonne e ambiente di lavoro

Slide dell’Università degli Studi di Trieste
La sicurezza di genere nell’ambiente di lavoro: benessere organizzativo e mobbing. Casistica e politiche di prevenzione. leggi le slide


malattie-cardiovascolariRischio CardioVascolare e differenze di genere

Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie
Le malattie cardiovascolari (CV) costituiscono uno dei problemi di salute pubblica più rilevanti nel nostro Paese e nel mondo occidentale. Alla luce di ciò, i sistemi sanitari e i medici devono dare priorità alla promozione della salute e alla prevenzione a partire dalle persone sane. leggi il documento


Medici stressatiStress lavorativo e differenze di genere

di Francesca Silvestri, Dirigente Psicologo presso la U. O. M.I. del Distretto 60 (Nocera Inferiore) della ASL Salerno
Nel corso degli anni le politiche e le azioni comunitarie sono diventate sempre più attente a considerare la variabile di genere, e si è registrato un cospicuo aumento dell’interesse per le differenze di genere coinvolte nello stress lavoro-correlato . Sul piano normativo una risposta significativa e di grande rilevanza arriva dal decreto legislativo 81/2008. leggi il documento



vademecum-largeDa un DVR generico a un DVR di genere

Progetto Large
Uno strumento di supporto per la lettura del DVR in ottica di genere. Uno strumento operativo che, tramite delle domande di controllo, permette di valutare quanto e come l’ottica di genere e, più in generale, le differenze dovute a età, nazionalità, tipologia contrattuale, sono state prese in considerazione nel processo di creazione del DVR e nel sistema di salute e sicurezza aziendale/organizzativo. leggi il Vademecum

Lascia un commento