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Rivalutazione delle ammende e sanzioni pecunarie per chi contravviene alla normativa in materia di salute, igiene e sicurezza sul lavoro

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro rivaluta dell’1,9% le ammende e sanzioni pecuniarie per chi contravviene alla normativa in materia di salute, igiene e sicurezza sul lavoro.

A decorrere dal 1° luglio 2018 tutte le ammende relative le contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro  subiranno una rivalutazione del 1,9 %.

Esempi:

  • mancata valutazione dei rischi costerà dal prossimo luglio un’ammenda da € 2792,06 a € 7147,67 euro, l’1,9% in più rispetto all’attuale sazione, valida fino al 30 giugno.
  • mancata nomina RSPP – ammenda da € 2.792,06 a € 7.147,67.

L’aumento è stato introdotto dal Decreto Direttoriale n. 12 del 6 giugno 2018 del Capo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro “Rivalutazione sanzioni concernenti violazioni in materia di salute e sicurezza“.

Si tratta del secondo aumento quinquennale stante la previsioni del menzionato D.Lgs. 81/2008, come modificato dal D.L. 76/2013 (il c.d. pacchetto lavoro) che ha previsto la novità.
In pratica, a seguito delle modifiche introdotte da tale decreto legge, convertito dalla L. 99/2013, il comma 4-bis dell’art. 306 del T.U. sulla sicurezza stabilisce che

le ammende previste con riferimento alle contravvenzioni in materia di igiene salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal presente decreto nonché da atti aventi forza di legge sono rivalutate ogni cinque anni con decreto del direttore generale della direzione generale per l’attività ispettiva del ministero del lavoro e delle politiche sociali, in misura pari all’indice Istat dei prezzi al consumo previo arrotondamento delle cifre al decimale superiore.

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