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L’uso dei carrelli portapallet a conduzione manuale

In genere i carrelli portapallett vengono considerati attrezzature semplici rispetto ai carrelli elevatori con conducente, ma non sempre questo è vero. In realtà l’uso di questo tipo di carrelli può comportare diversi rischi per gli operatori addetti che li utilizzano, e per gli altri lavoratori che operano negli ambienti in cui questi carrelli circolano. Traiamo queste giudizi dal documento dedicato al comparto metalmeccanico e relativo al progetto multimediale ImpresaSicura elaborato da EBER, EBAM, Regione Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail  che è stato validato dalla Commissione Consultiva Permanente come buona prassi nella seduta del 27 novembre 2013.

> scarica il documento:
Labor Tutor: Un percorso formativo sulla prevenzione dei fattori di rischio tipici del settore metalmeccanico 

Il documento ricorda che i carrelli a conduzione manuale

possono essere a trazione umana o elettrica; i primi sono in genere utilizzati per il semplice spostamento di materiali posti su bancali (pallet) da un reparto all’altro, oppure da una ribalta al pianale di un mezzo di trasporto. I carrelli a conduzione manuale elettrici vengono invece utilizzati per la movimentazione di materiali nei magazzini in quanto sono di dimensioni abbastanza ridotte e possono essere manovrati facilmente in corsie dove un normale ‘muletto’ non potrebbe operare.

I rischi che si presentano agli operatori possono essere relativi sia:

  • Al ribaltamento
  • All’investimento

Inoltre viene detto che

manovre o conduzioni del carrello incoerenti quali, ad esempio, circolazione con carichi che impediscono la visuale, avanzamenti o spostamenti bruschi, segnaletica insufficiente (individuazione di dove il carrello può circolare) o più semplicemente la mancanza di segnalazioni acustiche o luminose (per avvisare gli altri operatori dell’arrivo del carrello), sono elementi che aggravano significativamente il rischio di investimento. I carrelli porta pallet a spinta possono determinare rischio di investimento in pendenza in quanto sono privi di efficaci sistemi frenanti; pertanto l’operatore potrebbe perderne facilmente il controllo.

Da porre molta attenzione anche alla:

stabilità del carico è condizione essenziale per effettuare sollevamenti e trasporti in sicurezza. Un carico mal posizionato o non adeguatamente imbracato, così come il mancato utilizzo di contenitori idonei in caso di materiali minuti, possono comportare la caduta dello stesso con pericolo sia per il conducente del carrello che per i lavoratori che operano nelle adiacenze”. Uguale attenzione va posta alle  manovre errate e all’uso improprio come apparecchio di sollevamento: “anche in questo caso le manovre errate o spericolate influiscono significativamente sul rischio di caduta dei carichi come, del resto, il trasporto del carico con le forche alzate.

Per evitare questi e altri rischi si evidenzia

l’importanza della progettazione del sistema di immagazzinamento che deve essere compatibile con i carrelli utilizzati per la movimentazione dei materiali (scaffali con bancali, accessibilità delle forche o di altre attrezzature, spazi di manovra, altezza degli stoccaggi, ecc.).

Altri elementi potete trovarli leggendo integralmente il documento che pubblichiamo.

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