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Lavorare in salute e sicurezza a ogni età: ricerche e interventi organizzativi

Il 4 ottobre 2017, presso la Sala Capitolare del Senato, si è svolto il Convegno Lavorare in salute e sicurezza a ogni età: ricerche e interventi organizzativi, organizzato dal CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi) e l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, nell’ambito della Campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri.

L’attenzione si è concentrata sulle evidenze della ricerca psicologica per promuovere benessere, impegno e migliori prestazioni, evitando gli stereotipi sull’età dei lavoratori e delle lavoratrici e sforzandosi di vedere le età come un prisma che ha tante sfaccettature.

Hanno suscitato notevole interesse la relazione del prof. Guido Sarchielli dell’Università degli studi di Bologna e soprattutto i risultati del lavoro condotto dalla prof. Daniela Converso dell’Università di Torino, raggiunti attraverso la somministrazione di  un questionario a circa 850 lavoratrici presso nidi e scuole dell’infanzia.

In alcune risposte è emersa una fase di burn out correlata all’avanzamento dell’età, ma dopo l’attuazione di interventi mirati i benefici sono stati avvertiti su più livelli. Gli interventi hanno riguardato il supporto psicosociale individuale e di gruppo, la revisione partecipata degli spazi, ginnastica posturale e igiene vocale per la sostenibilità del lavoro over 50. 

Un ulteriore interessante risultato si è raggiunto con la formazione. Il 50% delle donne coinvolte ha dichiarato che la formazione ha funzionato da stimolo per aumentare il livello di attività fisica quotidiana. È noto che la scarsa attività  fisica è uno dei dieci principali fattori di rischio di mortalità nel mondo. Già nel 2005 la Commissione europea ha indicato i luoghi di lavoro come luogo ideale dove condurre azioni di promozione dell’attività fisica. Le azioni di promozione della salute nei luoghi di lavoro possono contribuire a far diminuire l’assenteismo e possono migliorare la produttività.

Le dottoresse Bianca Mottura e Maddalena Elisa Operti, del progetto ASL CN1, hanno denunciato alcuni ostacoli, come la mancanza di risorse economiche, la mancanza di risorse ambientali (tipo gli spazi adeguati), i problemi organizzativi-gestionali, la resistenza da parte di alcuni responsabili e dirigenti nelle aziende che ostacolano la partecipazione degli operatori.

L’intervento istituzionale del dott. Maurizio Di Giorgio, dirigente della Regione Lazio e responsabile del gruppo tecnico interregionale salute e sicurezza sul lavoro e l’intervento del dott. Sebastiano Calleri, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali, hanno concluso il convegno non senza aver sottolineato il primo quali strumenti sono a disposizione delle imprese e dei lavoratori per la gestione del rischio stress-lavoro correlato, e l’altro le criticità sulle politiche europee in materia di lavoro, occupazione e sistema pensionistico.

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