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La regione Lombardia pubblica il “core protocol” per la sorveglianza sanitaria

Fonte: Regione Lombardia


La Regiona Lombardia ha emanato il Decreto n. 1697 del 09 febbraio 2018 per il settore sanitario, da cui nasce l’opuscolo dal titolo Core protocol per la sorveglianza sanitaria degli addetti in sanità.

Il “Core protocol” è uno strumento per

uniformare i protocolli di sorveglianza sanitaria nelle aziende del comparto sanità e per ‘guidare’ la formulazione del giudizio di idoneità alla mansione specifica.

Il documento è orientato

a supportare l’attività dei medici competenti, modulabile sulla base delle integrazioni e delle variazioni individuali, passibile di revisioni periodiche a recepimento di successive norme/regolamenti/linee guida in materia.

E si integra perfettamente con i principi della Total Worker Health (NIOSH) allo scopo di

concorrere alla prevenzione delle patologie cronico degenerative non trasmissibili.

All’interno il Protocollo enumera i criteri di riferimento utilizzati, e laddove possibile, i riferimenti normativi, oppure fissa dei criteri, sulla base della letteratura scientifica consolidata. Per fare un esempio

propone una periodicità a 3 anni per lavoratori di età > 45 anni e 6 anni per quelli di età < di 45 anni, come base per tutte le situazioni in cui vi sia un rischio efficacemente gestito.

In questo caso il criterio dei 45 anni è stato introdotto come

espressione di età avanzata, facendo riferimento alle indicazioni della Organizzazione Mondiale della Sanità, riprese anche dalle linee guida SIMLII in tema di movimentazione dei pazienti, in considerazione del fatto che sono prevalenti situazioni in cui vi è un rischio efficacemente gestito ed una facilità di accesso dei lavoratori al Servizio Sanitario Aziendale (visite a richiesta), con garanzia di tempestiva segnalazione di eventuali situazioni particolari/complesse.

Tuttavia

periodicità più ravvicinate (ad es. biennali o annuali) sono da prevedere qualora vi siano condizioni di rischio più elevate o suscettibilità individuali significative.

Naturalmente molti aspetti trattati nel protocollo possono essere utili unti di riferimento anche per altri settori lavorativi oltre quello sanitario a cui è specificatamente destinato.

Il documento presenta due allegati. Un Allegato I (Core protocol per la sorveglianza sanitaria degli addetti in strutture sanitarie in relazione ai singoli fattori di rischio) con delle tabelle in cui vengono  riassunti i

potenziali fattori di rischio per la salute identificati ed identificabili per le attività svolte dai lavoratori all’interno delle strutture sanitarie. Per ogni fattore di rischio, in funzione anche della sua possibile magnitudo, viene proposto il protocollo di visite ed accertamenti che dovranno essere programmati. Salvo dove specificatamente indicato, gli accertamenti previsti in occasione della visita preventiva e per cambio mansione sono simili a quelli previsti per le visite periodiche.

Nell’Allegato II (Esempi di applicazione del core protocol per la sorveglianza sanitaria di figure professionali di strutture sanitarie) sono presentate alcune delle più frequenti figure professionali presenti nelle strutture sanitarie secondo

una categorizzazione del rischio per profilo alto/medio/basso.

Ecco l’indice del documento:

Premessa
1. Definizione e finalità della sorveglianza sanitaria aziendale
2. Definizione di protocolli sanitari in funzione dei rischi
2.1 Rischi chimici
2.2 Rischi biologici
2.3 Rischi biomeccanici
2.4 Lavoro notturno
2.5 Normativa alcool e stupefacenti
3. Altri aspetti da sviluppare
4. Bibliografia e normativa di riferimento
5. Allegati
Allegato I. Core protocol per la sorveglianza sanitaria degli addetti in strutture sanitarie in relazione ai singoli fattori di rischio
Allegato II. Esempi di applicazione del Core protocol per la sorveglianza sanitaria di figure professionali di strutture sanitarie.

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