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La Prevenzione sta cambiando la cornice istituzionale

Fonte: portaleconsulenti.it


Il 21 giugno 2017 si è svolto il Forum Self-Portrait del Gruppo Tecnico Interregionale per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, che ha messo a confronto l’attività del Coordinamento Interregionale. Nella presentazione del Forum si è ricordato che il Coordinamento Interregionale Area Prevenzione e Sanità Pubblica – istituito nell’ambito della Commissione Salute presso la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – ha affidato proprio a Regione Lombardia il Coordinamento del Gruppo Tecnico Interregionale in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Un impegno che ha richiesto la riorganizzazione delle attività del Gruppo Tecnico, anche attraverso la ridefinizione della sua composizione e la conferma dei gruppi tematici in attuazione degli obiettivi di cui al Macro Obiettivo 7 del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 (“Prevenire gli infortuni e le malattie professionali”).

IL Forum si è mosso intorno a due argomenti oggetto di due distinte relazioni: la prima, di Francesca Russo (Regione Veneto), dal titolo La cornice istituzionale, e l’altra di  Nicoletta Cornaggi, Self-Portrait.

In questo secondo intervento si sottolinea che la Prevenzione “sta cambiando”, sta cioè

attraversando un periodo di transizione e si rinnova sia a partire da nuovi modelli organizzativi dei Servizi Sanitari Regionali, che dalla necessità di sapersi confrontare con nuovi a diversi scenari di rischio.

In questo senso la prevenzione nei luoghi di lavoro deve attuare il rinnovamento consolidando i propri principi in termini di:

  • programmazione;
  • priorità di rischio;
  • integrazione;
  • trasversalità/intersettorialità.

E si ricorda che, con riferimento al D.Lgs. 833/1978 relativa all’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale:

  • la tutela della sicurezza e salute sul lavoro (SSL) è una delle azioni fondamentali per la più generale prevenzione dei rischi per la salute dei cittadini;
  • la tutela della sicurezza e salute sul lavoro (SSL) si esplica in azioni di individuazione, accertamento e controllo dei fattori di nocività, di pericolosità e di deterioramento negli ambienti di lavoro.

E sono fornite indicazioni sui modelli di intervento:

  • il controllo sugli ambienti di lavoro utilizzando la repressione come strumento in caso di inadempimento;
  • l’assistenza – i c.d. Piani Mirati – per colmare il gap di capacità delle aziende motivate alla SSL;
  • la ricerca di tutti i fattori che contribuiscono al benessere del lavoratore – Total Worker Health – ovvero di interventi che integrano la prevenzione dai rischi e pericoli per la salute connessi al lavoro con la promozione del benessere del lavoratore quale azione strategica per prevenire malattie e infortuni (NIOSH).

Francesca Russo ha ricordato che il Gruppo Tecnico Interregionale salute e Sicurezza nel Luoghi di Lavoro (GTI SSL) affronta il cambiamento organizzato in Gruppi Tematici,

consapevole che su temi vecchi e nuovi è importante mantenere il presidio, aperto al confronto interno ed esterno:

  • tra operatori dei servizi delle diverse Regioni/ASL;
  • con operatori delle altre Istituzioni – INAIL, DIL, INPS, VVF – e con le parti sociali, con gli ordini e le associazioni scientifiche.

In questo modo, attraverso un sistema integrato della Prevenzione SSL, si intende

offrire un contributo tecnico, aggiornato e competente, alle riflessioni strategiche ed applicative del livello centrale.

In definitiva, con riferimento al Piano nazionale per la prevenzione, esiste:

  • un livello nazionale: “contributo alla definizione della programmazione strategica in ordine ad ambiti prioritari di intervento dell’azione di controllo, nonché all’individuazione di obiettivi e programmi dell’azione pubblica di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori”;
  • un livello regionale: “realizzazione della programmazione coordinata di interventi, nel rispetto delle indicazioni e dei criteri formulati a livello nazionale, modulando piani operativi in ragione della conoscenza delle realtà locali, attraverso l’individuazione di obiettivi specifici, ambiti territoriali e settori produttivi, tempi e risorse ordinarie necessarie”.

Ed è rilevabile dunque un importante funzione di raccordo tra i due livelli proprio da parte del GTI SSL.

Questi i Gruppi tematici esistenti:

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