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La manutenzione per la sicurezza sul lavoro e la sicurezza nella manutenzione

LA MANUTENZIONE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO E LA SICUREZZA NELLA MANUTENZIONELa pubblicazione La manutenzione per la sicurezza sul lavoro e la sicurezza nella manutenzione, del maggio 2019, è stata realizzata dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici ed è indirizzata alle molteplici figure  coinvolte  nelle attività di manutenzione, ovvero a: datori di lavoro, dirigenti, responsabile del servizio prevenzione e protezione, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, responsabili della manutenzione, addetti alla manutenzione, responsabili dei contratti, responsabili della gestione di appaltatori e fornitori.

Il numero dei lavoratori coinvolti nelle attività di manutenzione è molto elevato  considerando  che tale attività interessa tutti i settori lavorativi e riguarda  “diversi tipi di operazioni”.

Nell’ambito di una ricerca condotta da Eurostat nel 2010 sono state identificate le seguenti tipologie di “operazioni di manutenzione”:

  • configurazione, preparazione, installazione, montaggio, smontaggio, smantellamento;
  • manutenzione, riparazione, messa a punto, regolazione;
  • pulizia meccanica o manuale di zone di lavoro e macchinari;
  • monitoraggio, ispezione con o senza apparecchi di monitoraggio di procedure di fabbricazione, aree di lavoro, mezzi di trasporto, attrezzature.

Dalla ricerca comunitaria  è emerso tra l’altro che circa il 10% dei lavoratori europei svolge attività di manutenzione, che gli addetti alla manutenzione si trovavano con maggior frequenza nel settore dei servizi, seguito da quello dell’industria e da quello dell’edilizia e che la manutenzione “risultata anche essere la funzione più appaltata dell’industria”.

Tra i pericoli cui sono esposti i lavoratori, svolgendo diverse tipologie di attività vanno considerati:

  • diverse tipologie di infortunio
  • pericoli fisici (rumore, vibrazioni, calore e freddo eccessivi, radiazioni, elevato
    volume di lavoro fisico);
  • i pericoli chimici (fibre di asbesto, fumi di saldatura, esposizione a sostanze pericolose in spazi limitati);
  • pericoli biologici (legionella, leptospirosi);
  • pericoli psicosociali (scarsa organizzazione del lavoro).

I dati dell’indagine europea hanno mostrato che le percentuali di infortunio durante i lavori di manutenzione, pur variando da paese a paese, si colloca tra il  15% ed il 20% di tutti gli infortuni. Inoltre, circa il 10-15% di tutti gli infortuni mortali si sono verificati durante l’esecuzione di operazioni di manutenzione.

Dopo il quadro introduttivo la pubblicazione offre, oltre ad una ricognizione dei  rischi, “soluzioni per una manutenzione sicura”, riferimenti alla vigente legislazione, approfondimenti in merito alle diverse tipologie di attività (manutenzione di attrezzature, manutenzione di Dpi, manutenzione di impianti, manutenzione e verifica impianti elettrici), politiche di pianificazione della manutenzione, informazioni sulla tecnologia RFId al servizio della manutenzione (Radio-Frequency Identification ovvero uso di una tecnologia che permette il riconoscimento a distanza di un oggetto per mezzo di comunicazioni radio), problemi connessi alla esternalizzazione dell’attività.

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