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Ipoacusia da rumore un problema di salute ancora attuale sul lavoro

ipoacusia inail

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L’Inail ha pubblicato nel novembre 2018, a cura del sistema di sorveglianza delle malattie professionali (MalProf) la Scheda 1, che alleghiamo, relativa alle ipoacusie professionali.

Le statistiche assicurative dell’Inail indicano ancora gli “Effetti del rumore sull’orecchio interno – ipoacusia da rumore, trauma acustico” come una delle patologie  professionali più frequentemente denunciate, anche se in continua diminuzione. Tra i comparti  con maggior numero di casi riconosciuti di ipoacusia risultano le costruzioni e la metalmeccanica (60% dei casi) seguono la trasformazione di minerali non metalliferi, le attività dei servizi, la lavorazione del legno.

Il sistema di sorveglianza MalProf, di cui abbiamo parlato ampiamente in un recente articolo [1], gestisce una Banca dati  che consente di individuare il settore o i settori di attività in cui si sono verificati i casi cui  è stato attribuito un nesso causale positivo.

Secondo Mal prof  nel periodo 2010-2014 i settori con maggior numero di ipoacusie sono le costruzioni (28,2% dei casi) e la fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo (17,6%). Ma attraverso i dati disponibili del sistema MalProf è possibile stimare  un’ulteriore “misura dell’associazione tra la frequenza dei casi di malattia e i settori di attività economica attraverso i PRR (Proportional Reporting Rati). Il PRR è calcolato come proporzione di casi segnalati  con nesso positivo relativi  alla patologia considerata  in un determinato settore rapportata alla corrispondente proporzione di casi segnalati in altri settori” .

I settori con PRR più significativo per la sordità da rumore sono: la fabbricazione e la lavorazione di prodotti in metallo, la fabbricazione di pasta-carta, carta, produzione di carta, l’industria del legno e produzione di legno (esclusi i mobili) , le costruzioni. Il settore delle costruzioni  e quello della lavorazione dei prodotti in metallo si confermano tra i più a rischio per questa patologia,  ma si evidenzia un Prr alto anche in settori quali la carta, il legno  e la produzione di metalli: informazioni molto utili per avere un quadro realistico delle condizioni di rischio nei comparti e pianificare le azioni di prevenzione.

NOTE

[1] Malattie professionali: le fonti informative. Criticità, integrazione e divulgazione

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