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Dossier Inail: “Infortuni e malattie professionali: Dossier Donne”

Fonte: Inail


> Infortuni e malattie professionali: Dossier Donne (Inail, 4Mb)

Secondo gli ultimi dati diffusi l’incidenza infortunistica delle donne lavoratrici è

decisamente inferiore a quella maschile in tutti i Paesi europei. L’Italia presenta un valore pari a 1.025 per le donne, quasi la metà del 1.937 degli uomini e più contenuto di quelli Francia (2.431) e Spagna (1.862). Per gli infortuni mortali i tassi relativi alla componente femminile sono sensibilmente più bassi ai corrispondenti valori degli uomini, a conferma del fatto che le donne sono generalmente occupate in impieghi meno rischiosi.

Per le malattie professionali quelle  denunciate dalle lavoratrici nel 2015

sono state quasi 17mila, pari al 28,5% delle circa 59mila tecnopatie denunciate in totale.

E i dati complessivi, per entrambi i sessi,

hanno confermato il trend in aumento degli ultimi anni, in controtendenza rispetto all’andamento decrescente degli infortuni sul lavoro: dalle 57.370 denunce del 2014, infatti, si è passati alle 58.917 del 2015 (+2,7%).

Anche se per le sole denunce delle lavoratrici, nel confronto con il 2014

si registra una sostanziale stabilità, con 16.795 casi protocollati nel 2015 rispetto ai 16.748 dei 12 mesi precedenti.

Il Dossier poi riportata anche alcuni dati provvisori del 2016 che

se confrontati con quelli dell’anno precedente, rilevati al 31 dicembre 2015 per omogeneità di confronto, mostrano come nel complesso le denunce di malattia professionale protocollate per maschi e femmine siano aumentate del 2,3%, dalle 59mila del 2015 alle oltre 60mila nel 2016. In ottica di genere, è da sottolineare nel 2016 il calo del fenomeno per le donne: in controtendenza con i lavoratori, infatti, le denunce delle lavoratrici sono diminuite tra il 2015 e il 2016 dell’1%, da 16.817 a 16.653. Tra gli uomini, invece, si registra ancora un aumento del 3,6%, da 42.181 a 43.694.

Nel complesso,

sono soprattutto le malattie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, in particolare tendiniti e dorsopatie, e la sindrome del tunnel carpale

(“insieme rappresentano quasi il 75% delle denunce”); tuttavia questo risultato medio nasconde una differenza ben marcata tra uomini e donne:

se le patologie citate rappresentano circa il 69% delle denunce maschili, la stessa percentuale, infatti, sale addirittura quasi al 90% per le donne (circa 15mila delle quasi 17mila denunce complessive).

Di seguito viene pubblicato uno schema che riassume le principali patologie divise per genere:

Il Dossier informa che

è stato avviato un progetto-pilota dalla Direzione regionale Inail della Toscana, su iniziativa del Comitato unico di garanzia (CUG) dell’Istituto, che ha coinvolto prima l’Università degli studi di Firenze e, negli ultimi anni, un gruppo multidisciplinare – medicina del lavoro, igiene e sociologia – dell’Università di Pisa, con l’obiettivo di fornire alle aziende, agli enti pubblici e alle istituzioni competenti indicazioni specifiche e applicativi per la valutazione dei rischi in ottica di genere e per lo studio e la prevenzione del fenomeno degli infortuni in itinere.

I temi al centro di questo progetto hanno poi trovato ampio spazio di approfondimento nei quattro Quaderni monografici Inail della collana “Salute e Sicurezza sul lavoro, una questione anche di genere”.

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